L’assessore ai Beni culturali della Regione siciliana, Vittorio Sgarbi, rende omaggio a Leonardo Sciascia con un serie di iniziative e fa propria una provocatoria asserzione dello scrittore: “E’ sempre piu’ attuale – afferma il critico d’arte – il pensiero di Sciascia tra ragione e amarezza: ‘Direi – sosteneva lo scrittore – che il dato piu’ probante e preoccupante della corruzione italiana non tanto risieda nel fatto che si rubi nella cosa pubblica e nella privata, quanto nel fatto che si rubi senza l’intelligenza del fare e che persone di assoluta mediocrita’ si trovino al vertice di pubbliche e private imprese. In queste persone la mediocrita’ si accompagna ad un elemento maniacale, di follia, che nel favore della fortuna non appare se non per qualche innocuo segno, ma che alle prime difficolta’ comincia a manifestarsi e a crescere fino a travolgerli. Si puo’ dire di loro quel che D’Annunzio diceva di Marinetti: che sono dei cretini con qualche lampo di imbecillita’: solo che nel contesto in cui agiscono l’imbecillita’ appare – e in un certo senso e fino a un certo punto e’ – fantasia”.
Sgarbi domenica sara’ a Racalmuto, citta’ natale di Sciascia, e visitera’ i luoghi della “Strada degli scrittori”. Visitera’ la miniera di sale dei “carusi” di Regalpetra; poi alle 12.30 deporra’ una corona di fiori sulla tomba dello scrittore; a seguire, nella sede della Fondazione Sciascia, a Racalmuto, conferenza stampa sulle prospettive culturali e turistiche dell’area in vista delle celebrazioni per i 2.600 anni dalla fondazione di Agrigento e della candidatura della citta’ a Capitale della Cultura 2020.