“Andiamo avanti verso il 2020. Dovremo farcela con le nostre forze e per questa ragione la nostra soddisfazione sarà più grande”.
Lo ha dichiarato il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, dopo aver appreso la designazione di Parma a Capitale della Cultura 2020.
“Una vittoria, quella di Parma – spiega il sindaco -, giustificata anche da un riequilibrio territoriale che, dopo Palermo 2018, e la Capitale Europea 2019, Matera, sembrava già orientare meno sulle opportunità della Sicilia e del Sud. Alla fine, vince Parma, una città in cui le persone sono la vera forza, perché sono le persone il vero valore dell’Italia e sono le persone a renderla ancora più bella.
Quanto ad Agrigento, hanno già vinto gli agrigentini, il loro impegno, la voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di sconfiggere l’ignavia, la rassegnazione. Ha vinto il desiderio di provare insieme a immaginare un futuro. Ha vinto l’orgoglio ritrovato, il bisogno di guardare alla propria città con occhi diversi, con rinnovato amore. Ha vinto una sensibilità diversa; ha vinto perfino l’indignazione contro chi offende, rovina, distrugge, viola. Hanno vinto le persone, la loro energia, il loro impegno quotidiano per una città più dinamica, più vivace, più bella. Hanno vinto gli agrigentini, che hanno riscoperto la gioia di stare insieme, di cooperare per un progetto comune. Agrigento è già una Capitale di arte, natura architettura, storia, bellezza. Agrigento è già capitale della cultura con i suoi nomi illustri, con i grandi della Letteratura della Filosofia della Scienza, con i pilastri del nostro Sapere. Agrigento è capitale nel Mediterraneo, modello di accoglienza e di integrazione. Agrigento, scrigno di tesori e di bellezza, è capitale nel recupero, nel mettere a valore, nel far tesoro del passato. Agrigento è modello e simbolo di resilienza, da cui cominciano a germogliare nuovi modelli di sostenibilità. Agrigento da questa esperienza di candidatura a Capitale 2020 capitalizza un’enorme quantità di energia positiva che la porterà nei prossimi due anni a costruire un programma di attività ed eventi che sono la base di partenza per un nuovo inizio. Agrigento 2020 non è un punto di arrivo. È un punto di svolta, che potrà divenire un esempio per la Sicilia, per l’Italia, per il mondo intero” conclude Firetto.