Salvata in extremis, dal punto di vista igienico sanitario, la Sagra del Mandorlo in fiore ad Agrigento. Le aziende del raggruppamento temporaneo di imprese che gestiscono il servizio rifiuti nel capoluogo, Iseda, Sea e Seap, hanno scongiurato, almeno per il momento, il rischio di un blocco della raccolta differenziata nella Città dei Templi a partire dalle prossime ore che avrebbe avuto conseguenze disastrose anche per la festa del folklore in corso in questi giorni.
Le imprese, hanno infatti messo a disposizione in forma gratuita, uomini, mezzi ed attrezzature di misura nettamente superiore a quelle stabilite dal contratto di appalto, per evitare che le conseguenze della continuata chiusura della discarica di Siculiana, avesse ripercussioni immediate nell’intero servizio.
Le imprese Iseda, Sea e Seap mettono a disposizioni, gratuitamente, uomini, mezzi e attrezzature per evitare lo stop della raccolta.
Le ditte hanno infatti messo in campo ben 11 compattatori in totale a fronte dei 4 stabiliti dal contratto in modo da riuscire a raccogliere tutta la frazione secca residua prevista per oggi e permettere la raccolta dei prossimi giorni. Questi rifiuti sono stati poi trasbordati in 4 semirimorchi da 84 metri cubi ciascuno e scaricati presso l’impianto di trasferenza della Seap a Lercara Friddi. Un conferimento autorizzato dal Comune di Agrigento con un provvedimento a firma del Rup, il responsabile unico del procedimento Domenico Lo Presti.
“In questo modo – ha spiegato l’amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi – siamo riusciti, almeno per il momento e in maniera eccezionale anche per via della Sagra, ad evitare che il servizio si bloccasse a partire da domani mattina e che lasciasse la città immersa nei rifiuti, sia quelli differenziati che quelli lasciati abbandonati in maniera indiscriminata e incivile da alcuni cittadini. Grazie a uomini e mezzi in più, messi a disposizione da questa Rti, si sta riuscendo ad evitare la catastrofe ma la situazione rimane comunque molto delicata”.
La chiusura della discarica di Siculiana gestita dalla Catanzaro Costruzioni, perdura ormai da lunedì scorso e se il Dipartimento rifiuti non interverrà per tempo la situazione rischia di diventare esplosiva.