Dal pomeriggio di venerdì 25 al pranzo di domenica 27 maggio 2018 si terrà, all’hotel “Tre Torri” del Villaggio Mosè di Agrigento, il “Cantiere delle idee 2.0”.
Il workshop per gli animatori degli operatori pastorali dell’Arcidiocesi di Agrigento, avviato lo scorso anno, giunge alla seconda edizione e ancora una volta costituisce un’occasione in cui idealmente tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi, attraverso i loro rappresentanti, si incontrano, si confrontano e si formano per attuare quella “conversione pastorale” di cui sempre più si sente il bisogno.
Workshop per gli animatori degli operatori pastorali dell’Arcidiocesi di Agrigento
“In linea con le indicazioni del Piano Pastorale Diocesano, il “Cantiere” di quest’anno – dice don Giuseppe Agrò, vicario per la pastorale diocesana – ci aiuterà a rispondere alla quarta domanda sollevata dall’icona evangelica del ministero di Gesù a Gennesaret: «come oggi possiamo farci carico delle “fragilità dell’umano” in modo da offrire, insieme a risposte concrete di prossimità e solidarietà, anche una proposta di “primo annuncio”?». Sulla base degli stimoli contenuti nella Lettera Pastorale dell’Arcivescovo, Francesco Montenegro – continua – ci aiuterà a una più matura valutazione di quanto la mentalità mafiosa incida nei nostri comuni, condizionando — o almeno favorendo — scelte e prassi, non solo sociali ma anche ecclesiali. In tal modo costituirà un ulteriore incentivo e fornirà nuove chiavi interpretative per la lettura del territorio. Il tutto a partire da due importanti riferimenti: la lettera “Convertitevi!”, che Vescovi di Sicilia hanno consegnato alle nostre Chiese lo scorso 9 maggio proprio ad Agrigento, a venticinque anni dall’appello di S. Giovanni Paolo II alla Valle dei Templi; e, insieme a questa ultima presa di posizione dell’Episcopato siciliano, il documento “Emergenza mafia”, pubblicato nell’aprile 1992 dal Consiglio Pastorale Diocesano e ripreso nel terzo sussidio che quest’anno il Dipartimento Pastorale della Curia Arcivescovile ha messo a disposizione delle comunità per l’attuazione del Piano Pastorale Diocesano”.
A guidare il workshop, insieme all’equipe del Dipartimento Pastorale della Curia Arcivescovile , sarà il prof. Giuseppe Notarstefano, ricercatore di Statistica Economica alla LUMSA di Palermo, vice presidente nazionale del settore adulti di Azione Cattolica e direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Palermo.
I lavori si apriranno con una relazione introduttiva a cura del Vicario per la Pastorale sul tema «Abitare una comunità “ripensata”: le domande che le fragilità del territorio agrigentino pongono oggi alla coscienza ecclesiale». A questa prima relazione farà seguito la proposta di riflessione del prof. Notarstefano, che si concentrerà su «Nuove piste per un nuovo “abitare”: atteggiamenti e dinamiche sociali ed ecclesiali possibili di fronte ai volti delle mafie oggi».
La seconda giornata sarà dedicata al lavoro dei gruppi, attraverso le due modalità tipiche dell’ultimo Convegno Ecclesiale Nazionale: la narrazione e il laboratorio. Al mattino gli operatori pastorali ascolteremo i racconti di un’impresa locale che ha avuto il coraggio di denunciare le estorsioni subite e quello di una tra le principali cooperative sociali che operano nel territorio siciliano sui beni confiscati alle mafie. Nel pomeriggio sarà la volta dei laboratori, in cui i vari gruppi si cimenteranno a partire dalle tracce fornite il giorno precedente e dai racconti ascoltati al mattino.
Il terzo giorno, dopo la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo, è prevista la restituzione in assemblea dei laboratori e, a partire dalla condivisione e dalla rilettura di questi risultati, il prof. Notarstefano concluderà con una sintesi sul tema «Verso una nuova consapevolezza di essere operatori pastorali: al servizio dell’evangelizzazione e della promozione umana e sociale».