Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con il concorso regionale di poesia in lingua siciliana, dedicato a “Giuseppe Serroy”, poeta, storico, studioso delle tradizioni popolari, medico, scienziato, politico, patriota antiborbonico e fautore dell’Unità d’Italia.
La cerimonia di premiazione si terrà giovedì, 28 giugno, alle ore 17,30, a Casa Sanfilippo, sede del Parco Archeologico Valle dei Templi. L’iniziativa, arrivata alla quarta edizione, è promossa dalla CNA Pensionati di Agrigento, guidata dal presidente Francesco Curaba e dalla segretaria Lia Spallino.
Oltre ai due, che sono gli ideatori dell’evento, interverranno il presidente provinciale della Confederazione, Mimmo Randisi, e il segretario regionale Piero Giglione. In programma anche uno spazio dedicato al poeta Enzo Argento e dei momenti artistici con le performance del gruppo folkloristico “Città di Agrigento”, diretto da Riccardo Cacicia, e del gruppo Dyapason, diretto da Lea Vella. La guida artistica dell’intera kermesse affidata ad Enzo Alessi.
Per la sezione over 60 al primo posto si è piazzato il ravanusano Girolamo La Marca con la poesia “Passano li iorna”, la seconda posizione è stata assegnata a Liliana Arrigo di Agrigento con l’opera “Sbariari vulissi”, terzo in graduatoria il palermitano Pietro Cosentino con la poesia “Sutta u marciapiedi”.
Per la sezione under 60, ecco i primi tre classificati: Gaetano Lia, di Siracusa, con la poesia “ Ppi na carizza”, Tonino Butticè, di Agrigento, con la poesia “Quannu”, e Antonio Barracato di Cefalù con la poesia “A sofferenza”. Ci sono poi i segnalati, premiati con gli attestati: si tratta di Emanuele Insinna di Palermo con la poesia “Patri nostru”, Maria Stella Camilleri di Agrigento con la poesia “ Autunno” e Giuseppe Mallia di Favara con la poesia “Chi sunnu sti vuci”.
Infine targa al merito alla raffadelese, Rosa Maria D’Anna, per il suo elevato e qualificato profilo umano e professionale nello svolgimento dell’attività di ginecologa, e all’empedoclino Alberto Todaro, per il suo apprezzato impegno culturale profuso nello studio della lingua siciliana.