Fine dei giochi. L’Akragas non parteciperà al prossimo campionato di Serie D. Scaduto il termine per presentare le iscrizioni, l’ultimo “appello”, piuttosto tardivo anche questo, di Alessi, è caduto nel vuoto.

Non c’è che da prendere atto di una assoluta verità: il calcio, ad Agrigento, non interessa a nessuno.

Nonostante la presenza sul territorio di numerose aziende di grosse dimensioni che operano, per esempio, nel settore dei rifiuti e della gestione dell’acqua, non c’è stato sindaco, politico o imprenditore che sia riuscito a fare da collante e da traino per risollevare le sorti di una società che nel bene e nel male svolge una importantissima funzione sociale.

Gli agrigentini si dedicheranno ad altri sport, al volley o al basket e alle squadre che crescono e, grazie alle capacità dei dirigenti, riescono a proiettarsi ad alti livelli nel panorama nazionale.

Questione di buona volontà e capacità manageriali.

Mentre il calcio ad Agrigento è morto. Ancora una volta.