“La revisione del Piano regolatore generale sia opportunità per rivedere il destino della fascia costiera e del centro storico, per produrre sviluppo e lavoro e migliorare la sicurezza delle nostre città. Ogni euro speso in investimenti in edilizia deve essere speso per queste finalità”.
Sono queste alcune delle linee programmatiche che l’Ordine degli Ingegneri di Agrigento ha consegnato all’Amministrazione comunale ieri pomeriggio, durante il secondo incontro dedicato al Prg alla presenza dei portatori di interesse. Presenti, oltre a diversi iscritti, il vicepresidente Epifanio Bellini e i consiglieri provinciali Angela Rizzo e Achille Furioso.
“Ci piace pensare che l’attuale momento di confronto non sia solo un mero adempimento di legge, ma una vera opportunità per raccogliere suggerimenti e visioni della città futura – ha spiegato Bellini -. Resta ovviamente il tema di come queste visioni si possano trasformare in uno strumento urbanistico che oggi non ha prodotto in gran parte degli effetti che avrebbe dovuto avere soprattutto in termini di crescita del tessuto economico e di opportunità di lavoro. Questo è un tema, riteniamo, assolutamente centrale, perché è necessario avere un’idea di programmazione territoriale che non sia avulsa da quella di sviluppo”.
L’Ordine, che già è da settimane al lavoro sulle proposte redatte dal Comune, ha consegnato una prima versione di un documento redatto nei giorni scorsi contenente le idee raccolte tra gli iscritti attraverso una specifica commissione. Tra queste centrale appare la valorizzazione dell’accoglienza diffusa, sfruttando i due perni della città, ovvero centro storico e la fascia costiera, individuati già dal Comune.
“Siamo d’accordo sul punto, ma bisogna agire – ha continuato Bellini – per attivare questo meccanismo, che ha bisogno di scelte forti e concrete che influiscano davvero sulla vita della gente. Questo ad esempio innalzando i costi di costruzione e gli oneri previsti per le zone periferiche, o per quelle rivierasche per quanto riguarda l’edilizia singola, e abbassando di converso i costi per chi decide di recuperare strutture nel centro storico o investire in termini di attività che producono reddito sul waterfront. A questo – ha concluso Bellini – vanno affiancati strumenti urbanistici snelli, immediati, che non rinviino a lotti di decine di ettari. Discorso identico vale per il centro storico: c’è bisogno di semplificazione, altrimenti non potrà divenire accogliente per gli investimenti”. Rispetto al cuore antico della città, comunque, ci sono anche altri temi di grande urgenza, come quello più volte evidenziato dall’Ordine degli Ingegneri della vulnerabilità sismica del costruito. In tal senso è stata ribadita la necessità di scelte programmatiche da inserire nello strumento urbanistico, come la necessità di inserire l’obbligo di una riedizione del certificato di idoneità sismica nelle compravendite.
L’Amministrazione comunale ha manifestato il proprio apprezzamento per il metodo e il contenuto delle proposte avanzate. Nuovi incontri sul tema si terranno nei prossimi giorni.