Ancora pochi giorni per sapere se l’avventura della neonata Olimpica Akragas è già terminata o se si potrà ripartire con il calcio ad Agrigento.
Dopo le dimissioni di Giovanni Amico dalla carica di presidente, subito seguito dal suo vice Francesco Filippazzo, e con l’approssimarsi della data in cui i calendari saranno pubblicati, non c’è ancora nessuna certezza.
Amico attende ancora di sapere se che le interlocuzioni intraprese avranno un seguito.
“Mi sono dimesso dalla carica di presidente perché non voglio che si pensi che sia mia intenzione gestire una società con i soldi degli altri – ci ha spiegato Amico -. Chiunque vorrà rilevare la società ne stabilirà il futuro: da chi sarà l’allenatore a chi dovrà giocare. Dietro la costituzione dell’Olimpica Akragas non ci sono secondi fini (politici o interessi imprenditoriali). Ho creato un contenitore e sono stato chiaro sin dall’inizio: non sarò io a proseguire questa avventura, aspetto solo che chi è realmente interessato la rilevi ed inizi a progettare”.
Nella sua lettera aperta, con la quale ha comunicato le dimissioni dalla carica di Presidente, Amico ha esortato i partecipanti ai vari gruppi su Facebook che inneggiano all’Akragas, a farsi avanti: “Ad Agrigento, forse unico caso in Italia, nonostante non ci sia una squadra di calcio ci sono gruppi composti da oltre 5mila persone. Eppure allo stadio eravamo sempre molto pochi.
Mi hanno riferito di commenti duri e accuse di voler curare interessi di altri. Ripeto che tutti coloro che sono stati da me coinvolti, non hanno ricevuto nulla in cambio se non fastidi. Addirittura qualcuno ha anche scritto che la società è stata costituita con i soldi del Comune. Il Comune ha investito “zero euro”, sia chiaro.
La realtà è che oggi (30 agosto) non c’è ancora nulla di concreto, il contenitore è ancora vuoto e se giorno 3 settembre non saremo ancora pronti, invierò una nota alla Lega per non far inserire il nome dell’Olimpica Akragas nel calendario del campionato di Promozione” conclude Amico.