“Gli unici a scappare dall’aula del Consiglio comunale sono i rappresentanti filogovernativi, presenti in aula solo per ratificare cosa discende direttamente dalle stanze del sindaco e i debiti fuori bilancio, per arginare i quali l’amministrazione non fa niente”.
La consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Marcella Carlisi, replica così alle accuse del consigliere Pietro Vitellaro.
Carlisi prosegue: “Il consigliere Vitellaro, visti i recenti accadimenti, non conosce probabilmente né lo statuto né i regolamenti perché restituirà i gettoni per le sedute di commissione segnalate e perché cerca di autoriprendersi in Consiglio in barba al regolamento stilato dalla sua stessa commissione. Il documento che gli è stato fatto approvare non è stato né fatto leggere nè proposto per la firma alle consigliere che ha “bollato” parlando di “scappare”.
Certamente un atto in conferente in un Consiglio che non ha voce nemmeno nelle faccende comunali, a mio avviso, grazie a membri che si comportano come lui. Il consigliere, probabilmente già in campagna elettorale, cerca di farsi propaganda facendo finta di poter mettere becco in faccende nazionali su cui il governo è stato chiaro e ha dato tutte le spiegazioni.
Chi è in cerca di visibilità e sciorina, prendendosene il merito, atti della giunta, come ad esempio quelli delle casette dell’acqua, tra l’altro proposte dal M5S, impedisce, insieme agli altri filogovernativi, che si discutano in aula atti relativi alle problematiche della salute pubblica come turni dell’acqua, o problematiche inerenti il pagamento delle bollette TARI o la partecipazione dei cittadini alla vita politica della Città o i giochi in piazza Cavour o il regolamento per la bigenitorialità, tutte a mia firma, insieme a tante altre presenti in ODG già da Marzo.
Le sedute vengono calendarizzate, infatti, solo se ci sono atti che servono alla propaganda firettiana o inerenti il bilancio altrimenti le sedute languono e i disagi per la città restano. I consiglieri filogovernativi, finito di votare ciò che serve, scappano, come direbbe il consigliere Vitellaro. Nell’ultima seduta, per avere un’informazione mi è toccato “inseguire” un assessore. Probabilmente “scappava” perché già “reo” per i filogovernativi, di non essere uscito in tempo, in un’altra seduta, per far artatamente cadere il numero legale” conclude Marcella Carlisi.