Dopo la dichiarazione di dissesto finanziario da parte dell’Amministrazione comunale guidata da sindaco Giuseppe Pendolino, il gruppo consiliare di opposizione “Uniti possiamo” e l’ex sindaco Salvatore Parello sono ricorsi al Tar per chiederne l’annullamento.
Dopo l’ordinanza emessa dalla terza sezione del Tar di Palermo, il Primo Cittadino di Aragona, attraverso un apposito comunicato stampa, “canta vittoria” fa sapere che è stato “respinto dal TAR il ricorso per l’annullamento, previa sospensione, della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 31 sulla “Dichiarazione di dissesto” presentata da alcuni competenti dell’ex giunta Parello, attuali consiglieri comunali”
“Credo che questo pronunciamento sia significativo e molto importante – dichiara Pendolino – perché ci conferma ancora una volta che il dissesto finanziario non è stata una scelta politica, come demagogicamente fatto passare dall’opposizione in questi mesi. Eravamo e siamo certi di aver agito solamente nell’interesse dell’Ente – conclude Pendolino – adesso concentriamo a risanare un Paese ancora troppo fragile”.
Le parole del Sindaco non coincidono – come più volte detto – con quanto dichiarato dalla sua compagine politica, nel corso della campagna elettorale, la quale ha sostenuto a chiare lettere, che era loro intenzione “amministrare e non dissestare”.
Ma dopo il comunicato stampa di Pendolino, non tarda ad arrivare la replica di Massimo Paris (uno dei ricorrenti ndr), che a nome del gruppo consiliare “Uniti possiamo” afferma: “Ci corre l’obbligo di informarvi in merito all’articolo sul ricorso avverso sul dissesto economico finanziario dell’ente, che ad oggi non risulta rigettato da parte del Tar della Sicilia il ricorso in oggetto, ma bensì è stata rigettata l’istanza cautelare di sospensione della medesima delibera di riferimento. Ovviamente non si comprende dato l’oggetto dell’articolo, su quale ricorso abbia rilasciato le dichiarazioni il sindaco Pendolino”.
Dalla documentazione che abbiamo allegato all’articolo, si evince che il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia, si è pronunciato al momento attraverso un’Ordinanza, che è diversa dalla Sentenza
L’ordinanza è uno dei provvedimenti tipici del giudice però, a differenza della sentenza, essa non chiude il processo ma decide su una questione di rilevante importanza per lo stesso.