Sabato 24 novembre, alle ore 20.30, e domenica 25, alle ore 17, secondo appuntamento della 25a stagione del Teatro “Luigi Pirandello” di Agrigento.
Sul palcoscenico verrà rappresentata una nuova edizione de “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello con protagonista il “nostro” Gianfranco Jannuzzo, per la prima volta in questo ruolo, insieme a Emanuela Muni, Franco Mirabella, Alessandra Ferrara, Veronica Rega, Caterina Milicchio, Delia Merea e con l’agrigentino Gaetano Aronica nonché con la partecipazione straordinaria di Anna Malvica, per la regia di Francesco Bellomo, che ne ha curato anche l’adattamento insieme a Moreno Burattini. La scena è di Carmelo Giammello, luci di Giuseppe Filipponio, musiche di Mario D’Alessandro, costumi The One, assistente alla regia Maya Melis, voce solista Francesca Gambina, organizzazione di Fabrizio Iorio.
“Il berretto a sonagli”, come è noto, prende spunto da due novelle: “Certi obblighi” e “La verità”; in entrambi i casi si narra di un marito che, nonostante sia a conoscenza dell’adulterio della moglie, lo accetta con rassegnazione, ponendo come unica condizione la salvaguardia dell’onorabilità.
“Il personaggio di Ciampa proposto da Gianfranco Jannuzzo – si legge nella nota di presentazione – (…) si muove con pacatezza e lucidità nell’arco dei sentimenti di dolore, furore, pietà e ironia che permeano il suo essere ora uomo, ora pupo, ora personaggio. Una recitazione sommessa che cova la sua esplosione, un personaggio ragionante eppure tempestato di offese laceranti. (…) Il recupero del copione originale consente di evidenziare la spontaneità della vis comica pirandelliana. (…) L’ambientazione, collocata nell’immediato dopoguerra, permette di recuperare certe situazioni tipiche del mondo siciliano ed particolare agrigentino di quel tempo. Le musiche di Mario D’Alessandro ci riportano a quelle sonorità forti e terragne che hanno caratterizzato la produzione cinematografica dei film di ispirazione siciliana degli anni ’50. La scenografia di Carmelo Giammello è ispirata alle case siciliane dell’epoca, dove si era soliti coprire le pareti con i teli neri e tutti i mobili e le finestre con dei drappi, metafora di un desiderio di non contaminazione e conseguentemente di una mancanza di rapporto tangibile con le cose e le persone.”
Chi vuol vedere lo spettacolo potrà quindi acquistare il biglietto (euro 23 per la platea o per la prima fila palchi; euro 18 per la seconda fila palchi) al botteghino fino a venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 18 o un’ora prima dell’inizio della rappresentazione serale di sabato, mentre sono solo pochi i posti rimasti disponibili per la replica domenicale.