È stato il torneo che in molti aspettavano, la soluzione proposta dalla UEFA per smetterla con delle amichevoli di poco conto, ed è stato finora un gran successo. La UEFA Nations League, che ha visto da poco terminare la sua prima fase, è il nuovo formato del massimo organismo calcistico del calcio europeo creato ad hoc per stimolare gli incontri tra nazionali del vecchio continente tra un mondiale e un europeo. Sebbene all’inizio sia stata accolta con diffidenza, come molte delle novità nel calcio, questa competizione si è rivelata essere soprattutto una festa dello sport, dato che si è aumentato il livello medio della competitività e non si è lasciato spazio a speculazioni come in occasione delle amichevoli. La prima fase di questa competizione, cheha portato alla formazione della Final Four che con ogni probabilità avrà luogoin Portogallo nel giugno 2019, è stata caratterizzata da una serie di sorprese che hanno coinvolto alcune tra le migliori nazionali di sempre e anche del momento. Andiamo a fare un prospetto esaustivo di questo primo turno di Nations League, dove si sono introdotti per la prima volta i criteri di promozione e retrocessione a livello continentale.
Germania e Olanda, due facce della medaglia
Basta dare un’occhiata veloce ai risultati di calcio di questo inizio di Nations League per notare che la grande delusione è stata la Germania. Dopo il terribile flop del mondiale, la National Mannschaft ha ripetuto una pessima performance finendo addirittura nella Serie B europea. La selezione tedesca, quella che ha disputato più finali di coppa del mondo di tutte, è stata risucchiata da un vortice negativo dopo aver vinto nell’ordine il mondiale di Brasile 2014 e la Confederations Cup dell’anno scorso. Dopo una serie di mondiali e di europei dove ha praticamente sempre raggiunto almeno le semifinali, la squadra di Joachim Low si è involuta senza trovare alcuna soluzione a un gioco poco convincente. Il lungo infortunio del portiere e capitano Manuel Neuer, schierato titolare al mondiale dopo tanti mesi di stop, è stato sicuramente uno dei punti a sfavore della spedizione di Russia e delle ultime partite giocate così male. Per i tedeschi il bilancio è stato molto magro, ossia di 2 pareggi e di 2 sconfitte. A fare da contraltare c’è invece l’Olanda, inserita nello stesso girone della Germania inseme alla Francia. La selezione allenata da Ronald Koeman, arrivato nello scorso febbraio per risollevare un ambiente depresso dopo la mancata qualificazione al mondiale, è adesso tra le favorite alla vittoria della Final Four secondo le scommesse sportive con una quota di 4 il giorno 26 novembre. Tutto ciò dopo aver trionfato nel girone grazie a 2 vittorie e un pareggio nel finale rimediato proprio contro la Germania. Il gol del 2 a 2 finale di Virgil Van Dijk, uno dei migliori centrali del momento, è stato necessario per superare la Francia e passare alla fase finale in programma l’estate prossima. La svolta ottenuta da Koeman è partita dal puntare su giovani elementi come il difensore De Ligt e il centrocampista De Jong, tra i principali obiettivi del prossimo calciomercato europeo, oltre che su un Memphis Depay schierato da centravanti mobile che non ha dato praticamente punti di riferimento agli avversari. È presto per sapere se è tornata la grande Olanda di un tempo, ma gli Orange hanno assolutamente rialzato la testa e saranno protagonisti al prossimo europeo del 2020.
Il calo della Francia campione del mondo
Una tradizione calcistica importante, da come si evince dalle tante accademie sparse nel suo territorio, caratterizza da decenni la Francia, una delle federazioni che più successi ha riscosso negli ultimi anni. La nazionale campione del mondo in Russia dopo una cavalcata trionfale, sta vivendo un momento di impasse tipico da chi si sente forse troppo appagato da una vittoria così importante. La sconfitta per 2 a 0 contro l’Olanda nello scontro diretto decisivo del girone di Nations League ha messo a nudo una serie di problemi, tra i quali il più grande è sembrato essere proprio quello della concentrazione ad alti livelli. Pur disponendo di fenomeni come Varane e Mbappe, candidati al pallone d’oro, e di calciatori affermati come Griezmann e Pogba, Didier Deschamps non è riuscito a ripetere in tutto quanto di buono fatto in Russia, perdendo così l’occasione di giocarsi il primo titolo di Nations League. L’impressione è che il gruppo intero abbia sofferto un leggero calo di tensione, ma che potrà comunque recuperare il terreno perduto preparandosi per l’europeo che avrà luogo tra un anno e mezzo.
L’Inghilterra e il Portogallo ci provano
Dopo un buon mondiale, finito con il premio del quarto posto, l’Inghilterra di Gareth Southgate ha dimostrato di non essere un fuoco di paglia, vincendo un girone complicato con Croazia e Spagna. I britannici si sono vendicati dell’eliminazione in semifinale contro i croati battendoli in casa in rimonta per 2 a 1 e staccando così il biglietto per la Final four, che avrà quasi sicuramente luogo in Portogallo. Per quell’occasione, i padroni di casa proveranno a realizzare un altro exploit dopo la vittoria dell’Euro 2016. La squadra allenata da Fernando Santos, che potrà contare sul sostegno del pubblico, aspetta ansiosa il ritorno di Cristiano Ronaldo, che per ora non ha ancora preso parte alla competizione.
Visti i risultati, l’esperimento della Nations League da parte della UEFA sembra aver iniziato con il piede giusto.