Sono stati resi noti i dati dell’Istat relativi al settore turistico italiano nell’anno 2017, un comparto che fa registrare aumenti consistenti in termini di numeri, grazie anche all’impennata di alcune regioni del sud Italia.

Per quanto riguarda le regioni i maggiori incrementi sono stati registrati dalla Sicilia, +7,6% rispetto al 2016, seguita dalla Basilicata (+6,5%), Piemonte (+6,3%) ed Emilia-Romagna (+6,0%).

Un segnale incoraggiante questo per il mezzogiorno e in generale del nostro paese, che dovrebbe generare un incremento positivo anche sui numeri riguardanti il 2018.

I numeri rilevano inoltre che negli esercizi ricettivi dei primi cinquanta comuni italiani si concentrano 171 milioni di presenze, che corrispondono al 40% del totale, con queste località che sono localizzate principalmente nell’Italia Settentrionale.

L’exploit messo a segno dalla Sicilia è frutto di un importante lavoro avviato della regione nel cercare di valorizzare le bellezze del proprio territorio ma anche la tradizione storica, culturale ed enogastronomica di questa terra.

Un aumento di visitatori agevolato anche dai prezzi dei traghetti per la Sicilia, sempre più convenienti e pratici, che permettono di raggiungere l’isola in modo confortevole e veloce in ogni mese dell’anno.

Servizi come quelli messi a disposizione da Moby, azienda leader nel trasporto via mare, che grazie a una flotta di navi moderne permette di raggiungere i principali porti italiani con soluzioni che vengono incontro alle svariate esigenze dei turisti.

I dati emersi indicano che gli italiani, in tema di vacanze, stanno riscoprendo le bellezze del nostro Paese, preferendo mete nazionali rispetto a quelle straniere.

In estate Sardegna, Sicilia e Calabria sono luoghi scelti da milioni d’Italiani ma anche da stranieri, che crescono anche loro in termini numerici come presenza nel paese.

Per quanto riguarda le città, in testa tra quelle più visitate troviamo come sempre la capitale Roma, che fa registrare quasi 27 milioni di presenze, pari al 6,4% a livello nazionale.

Seguono a ruota altri capoluoghi di regione quali Milano e Venezia, che si fermano entrambe al 2,8%, mentre se vediamo i dati riguardanti le scelte dei turisti stranieri, in prima posizione troviamo ancora Roma, seguita però da Venezia e poi da Milano.

Per quanto riguarda i giorni di permanenza nei luoghi di vacanza, questi ultimi diminuiscono per gli italiani, che in media nel periodo estivo fanno vacanze di circa 7 giorni. Gli stranieri invece scelgono periodi più lunghi, con una media di permanenza di circa 10 giorni.

Il turismo italiano si sposta quindi verso una soluzione mordi e fuggi, che predilige l’effettuazione di più vacanze di durata inferiore rispetto a una sola partenza per periodi lunghi. Un turismo che cambia pelle e che sta diventando un settore sempre più importante nell’economia del nostro paese e che potrebbe fungere da traino per il nostro prodotto interno lordo.

I dati del 2017 rappresentano la base di partenza di quello che uscirà dal 2018 che si sta per concludere, un anno che sembra far registrare altri dati positivi in merito.