Nella metà del Novecento, per problemi statici che lasciavano presagire il crollo, ad Agrigento, nella Via Atenea, fu smontata la facciata barocca della Chiesa di Santa Rosalia.
I conci decorativi e strutturali furono diligentemente numerati dal Professor Anselmo Prado che si prese cura di eseguire un disegno complessivo del prospetto. Tutti i materiali architettonici furono raccolti e depositati a San Leone, nel cortile dei Padri Vocazionisti. Quando l’istituto religioso fu trasformato nell’attuale Hotel Dioscuri, i conci furono trasferiti nel giardino della Chiesa delle Suore Francescane dove ancora oggi dovrebbero trovarsi.
La facciata della Chiesa di Santa Rosalia fu ristrutturata e consolidata con un paramento in cotto previsto come parete d’aggancio dei conci settecenteschi. D’allora ad oggi l’opera di ricostruzione, sebbene prevista, non è mai stata compiuta, determinando sulla linea continua del centro storico di Agrigento una ferita dall’aspetto inaccettabile. Della necessità di avviare la ricostruzione si è fatto promotore da tempo il Professor Alfredo Prado, Direttore della prestigiosa Accademia di Belle Arti di Agrigento. Il rifacimento sarebbe in linea con le indicazioni della Carta del Restauro ma necessita dell’impegno e della determinazione della Soprintendenza ai Beni Culturali, dell’Amministrazione Comunale, della Curia Arcivescovile e dell’Ufficio del Genio Civile di Agrigento.
Enti che, attraverso la seguente petizione (della quale vi chiedo la condivisione), esortiamo ad affrontare e risolvere, con un progetto mirato, la ricostruzione.
Paolo Giansiracusa