Oltre 1,6 milioni di famiglie tagliano le cure per motivi economici.
É quanto emerge dall’IPS 2020, l’Indice di Performance Sanitaria realizzato, per il quarto anno consecutivo, dall’Istituto Demoskopika.

Cresce infatti, il numero delle famiglie italiane hanno dichiarato di non avere i soldi, in alcuni periodi dell’anno, per poter affrontare le spese sanitarie necessarie per curarsi, con un aumento del 2,3% rispetto all’anno precedente.

Ben 36 mila nuclei familiari in più e soprattutto nel Meridione. Il disagio è più evidente nel Mezzogiorno con oltre 923.000 famiglie in condizioni di disagio a causa della mancata disponibilità economica per fronteggiare la cura di malattie, pari al 56,9% del valore complessivo italiano.

Sono, infatti, soprattutto le famiglie in Sicilia con una quota del 13,5%, quantificabile in oltre 271.000 nuclei, a denunciare il problema. Seguono la Calabria con il 12,1% pari a 98.000 famiglie, quindi la Puglia (11,3%) e la Campania (11,2%), che vedono coinvolte nel processo di impoverimento rispettivamente 182.000 e 245.000 famiglie. Capovolgendo la classifica, sono Emilia-Romagna (1,9%), Trentino-Alto Adige (2,2%) e Friuli-Venezia Giulia (2,4%) a meritare il ranking migliore in questa graduatoria, con una quota di poco più del 2% di nuclei familiari in condizioni di disagio economico, pari a circa 61 mila nuclei familiari.