Nei giorni scorsi si è svolta la campagna di sicurezza stradale durata tre giorni e dedicata in modo particolare al contrasto dell’uso dello smartphone alla guida.
Sono state impiegate 13 pattuglie della Polizia Stradale di Agrigento e dei Distaccamenti di Canicattì e Sciacca, che hanno contestato 21 sanzioni amministrative su 49 veicoli controllati, con la decurtazione di 105 punti-patente.
È ormai noto e documentato che la distrazione causata dall’uso dei telefoni cellulari alla guida è una delle principali cause degli incidenti stradali.
Per tale motivo non si ferma l’attenzione della Polizia di Stato nell’attività di contrasto dell’uso dei telefonini durante la conduzione dei veicoli, comportamento vietato dall’art. 173 del c.d.s., e principale fonte di distrazione alla guida.
Parallelamente sono proseguiti i servizi per il contrasto alle violazioni ai limiti di velocità, anch’esse tra le principali cause di incidenti stradali, con particolare riguardo alla ss640, con l’utilizzo del nuovo Telelaser TRUCAM, di ultima generazione, dotato di videocamera, in grado di generare brevi video, come prova a supporto delle infrazioni accertate.
In occasione dei servizi effettuati sono state accertate 7 contravvenzioni elevate ai sensi dell’art. 142 cds, con velocità massime rilevate di 201 e 213 kmh, con la decurtazione nel complesso di 50 punti-patente.
Viaggia con dispositivo cronotachigrafo alterato, ma la Polizia Stradale lo scopre e sequestra l’apparecchiatura.
Un mezzo pesante dedicato al trasporto merci è stato fermato e sottoposto a controllo nei giorni scorsi da parte di una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Agrigento lungo la SS118, nei pressi del Comune Capoluogo di Provincia.
Durante un controllo approfondito dei dati registrati dal cronotachigrafo digitale installato sul mezzo sono emerse alcune anomalie, che hanno indotto gli operatori, in applicazione di specifica facoltà consentita dal Codice della Strada, di scortare il veicolo presso officina o digitale, tendenti a falsarne le registrazioni e ad “ingannare” tutti i dispositivi di sicurezza del veicolo, tramite strumentazione ben occultata in un vano presente all’interno della cabina. L’intero dispositivo veniva azionato mediante telecomando.
Al conducente del mezzo è stata irrogata, conseguentemente, una sanzione amministrativa di circa 1700 euro, con la decurtazione di 10 punti-patente, e il ritiro immediato della stessa ai fini della sospensione da 15 giorni a 3 mesi. L’impianto di alterazione è stato smontato e sottoposto a sequestro amministrativo. Al titolare dell’azienda di autotrasporto è stata irrogata una sanzione di circa 800 euro.
L’alterazione dei tachigrafi digitali consente agli autisti dei mezzi pesanti di poter condurre i veicoli per un numero di ore superiore a quello consentito riducendo, di contro, lo spazio temporale dedicato al riposo, ovvero al ripristino di quelle energie necessarie per poter guidare in sicurezza.