Agrigento è tra le città italiane in cui si rischia un maggiore impatto sociale dovuto alla perdita di posti di lavoro a causa del Covid.
E’ quanto emerge dalle stime del Rapporto Italia sostenibile di Cerved secondo cui la perdita di posti di lavoro in Italia rispetto a prima della pandemia potrebbe arrivare fino a 1,9 milioni di lavoratori, in caso di ritardi nelle campagne vaccinali e di spesa dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con il tasso di disoccupazione che balzerebbe dal 10% al 17% entro la fine del 2021
“Le province con maggiori perdite di lavoro – si legge in una nota -sarebbero quelle turistiche e con una maggiore presenza di settori colpiti dal rallentamento del commercio internazionale. Il tasso di disoccupazione potrebbe raggiungere il 20% a Rimini, il 18% a Prato, il 15% a Venezia, Firenze, Aosta, Livorno, Milano”.
E “gli impatti sociali sarebbero ovunque consistenti, con differenze territoriali non trascurabili. A soffrire – continua il testo -sarebbero soprattutto province del Mezzogiorno come Messina, Trapani, Vibo Valentia, Catanzaro, Sud Sardegna e Agrigento – appunto -, già caratterizzate da indici di sostenibilità sociale molto bassi e con impatti sull’occupazione maggiori della media, ma anche zone turistiche e commerciali del Nord come Rimini, Aosta, Livorno, dove si stimano le peggiori perdite a livello nazionale”. Inoltre gli effetti potrebbero “essere particolarmente gravi” per i giovani nelle aree dove è più elevato numero di ragazzi che non studiano e non lavorano (NEET), come Messina, Trapani, Sassari.