E’ ritenuta la regina del corallo. Le sue creazioni sono famose in tutto il mondo, perfino gli esigentissimi giapponesi le hanno tributato riconoscimenti e l’hanno invitata nel Paese del Sol Levante a spiegare come riesce a creare gioielli così originali e con una precisione straordinaria. Lei è la siciliana, Laura Di Giovanna, il suo laboratorio del corallo di Sciacca è diventato uno dei punti di riferimenti del mercato globale dell’arte orafa. Laura è figlia di una lunghissima tradizione che risale ai suoi avi, tradizione che ha ripreso dopo alcune generazioni di vacatio. Con lei la Sicilia ha ripreso in mano l’arte della lavorazione del corallo che affonda le radici nei secoli passati ed è legata anche alla straordinaria storia dell’Isola Ferdinadea che emerse quasi miracolosamente a largo delle coste dell’Agrigentino per poi inabissarsi. I banchi coralliferi vennero scoperti nel mare di Sciacca in maniera leggendaria con un ramo di corallo che restò casualamente agganciato all’amo di un pescatore.
Un secondo banco più grande fu scoperto nel 1878 ed un terzo, ancora più grande, nel 1880. Fino a 2.000 barche giunsero da ogni dove, con un popolo di pescatori di 17.000 uomini che vennero richiamati da tutte le marinerie del Mediterraneo dai preziosissimi ritrovamenti. “Il corallo – dice Laura Di Giovanna – in molti casi vale molto più dell’oro ed è per questo che ha una clientela molto esigente e che guarda alle creazioni artigianali con molta attenzione”. L’artista orafa saccense ogni giorno disegna e realizza personalmente i suoi gioielli con una passione quasi maniacale. E’ lei la regina del corallo che tutto il mondo invidia all’italia. A Laura è dedicato un nuovo episodio della serie FUORIMEDIA realizzata da FUORIRIGA un lungo e straordinario viaggio fra i luoghi e le persone d’Italia.