Saranno Massimiliano Rosolino, Antonella Palmisano, Ettore Bassi, Gianni Ippoliti, Linus, Maria Leitner, Gigi Miseferi, Antonio Giovinazzi e Vicky Piria i testimonial della campagna “Mi impegno”, che l’ACI e l’AC di Agrigento lanciano sui social in occasione della “Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada”.
Salvare migliaia di vite ogni anno, si può: dipende solo da noi. Basta impegnarsi a non guardare il telefono mentre si guida, a non correre, anche se abbiamo fretta, a non guidare se abbiamo bevuto, ad allacciare sempre cinture e seggiolini e a fare sempre attenzione a ciclisti e pedoni.
“La Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada – ha dichiarato il Presidente dell’Automobile Club di Agrigento, l’Avv. Salvatore Bellanca – deve farci riflettere sul fatto che una semplice distrazione può farci perdere il bene più grande e prezioso che abbiamo: la vita”.
“Non è assurdo – ha sottolineato – perdere o togliere la vita per un messaggino, una foto o un filmato? Rischiare di non arrivare mai, solo per non tardare qualche minuto? Voler guidare a tutti i costi, anche se abbiamo bevuto? Non perdere pochi secondi ad allacciare cinture e seggiolini? Non fare attenzione a utenti fragili come ciclisti e pedoni?”.
“La soluzione c’è: siamo noi”, ha concluso Bellanca. “Basta una parola: rispetto. Rispetto per noi stessi, per gli altri e per le regole. Io “Mi impegno”. Fatelo anche voi. Una mobilità più sicura, rende più sicura la nostra vita”.
L’anno scorso, in provincia di Agrigento, si sono verificati 368 incidenti stradali: 7 persone hanno perso la vita e 566 sono rimaste ferite.
In Italia, si sono verificati 118.298 incidenti stradali: 2.395 persone hanno perso la vita e 159.249 sono rimaste ferite. Parliamo di 324 incidenti, 436 feriti e 6,5 morti al giorno. I più colpiti sono i più piccoli tra 5 e 9 anni: 10 morti, il 150% in più rispetto al 2019. Ma c’è un dato altrettanto inquietante: i morti tra i 10 e i 14 anni sono aumentati di oltre il 35%. Un bilancio drammatico e inaccettabile, con costi sociali che superano gli 11,6 miliardi di euro l’anno, pari allo 0,7 per cento del PIL.