“La fondazione è da sciogliere”.
Sono le parole con cui Massimo Muglia, durante la trasmissione “Gli Ingrati” in onda su AgrigentoTv, ha annunciato le sue dimissioni dall’incarico di direttore Generale della Fondazione Pirandello.

“Ho deciso di rimettere il mio mandato nelle mani del presidente del Consiglio di amministrazione. Non mi sento libero nel mio ruolo” ha dichiarato Muglia rispondendo alle domande dei giornalisti Totò Frequente e Silvio Schembri.
Muglia ha parlato di metodi e logiche contrastanti all’interno del Comune, oltre alle pressioni politiche, agli sprechi a partire dai dipendenti, che senza flessibilità negli orari vengono definiti “sottoutilizzati” dallo stesso ex direttore generale.

A ciò si aggiunge la quasi totale assenza di trasparenza, fondi sempre pubblici, un’inchiesta in corso su incarichi affidati da Zambuto e quasi il 20 percento delle entrate spese per pagare soggetti che erano già presenti nella struttura comunale (dal collegio dei revisori dei conti, al direttore generale, passando alle eventuali consulenze).