Anche quest’anno le lezioni scolastiche ad Aragona stanno terminando senza che gli studenti della scuola media “V. E. Orlando” abbiano a disposizione una palestra, costringendo l’insegnante di Educazione fisica Licia Calandra, a svolgere la lezione di ginnastica nell’ atrio della scuola dove la pavimentazione è in cemento e quindi pericolosa per l’incolumità dei ragazzi.
La storia ha radici ben lontane. Infatti la scuola “V. E. Orlando” è stata costruita circa trent’anni fa, e sebbene la costruzione della palestra era prevista dall’edilizia scolastica, questa di fatto – per motivi poco chiari – non è stata mai edificata.
Dunque, la realtà è solo una e oggettivamente tragicomica: da circa trent’anni le diverse istituzioni, in primis quella comunale, non sono state in grado di trovare una soluzione, nemmeno temporanea, affinché i ragazzi potessero svolgere l’attività motoria, fondamentale per la loro formazione psico-fisica. Non tutti peraltro, è bene ricordarlo, hanno la possibilità di svolgere attività ludico-sportive a pagamento al di fuori dell’orario scolastico.
Da tempo la professoressa Licia Calandra e con questa il Dirigente Scolastico, hanno tentato nei più svariati modi di intervenire presso l’Amministrazione Pubblica per risolvere il problema.
Nulla è servito e le risposte sono sempre le stesse: “Il Comune non la copertura finanziaria per affrontare la spesa”.
Quindi, da oltre un trentennio le lezioni di Educazione fisica o non si fanno e si sta in classe a fare lezione teorica o se il tempo lo permette si va a fare ginnastica a corpo libero nell’atrio della scuola, che comunque non solo non è ritenuto uno spazio idoneo a causa della pericolosa pavimentazione ma è anche circondato da erbacce e da una recinzione cadente.
Le soluzioni che prospetta l’insegnante di Educazioni fisica sono due: provvedere alla copertura della pavimentazione dell’atrio della scuola con un materiale in plastica o con erbetta sintetica, oppure l’Amministrazione comunale dovrebbe mettere a disposizione un piccolo pulmino che trasporti gli alunni presso la palestra comunale “Stefano Di Giacomo”.
Quanti anni devono passare ancora affinché i ragazzi possano fare attività motoria con degli attrezzi e in una vera palestra?