Si è tenuta oggi, nella sede dell’Ordine provinciale, la conferenza stampa di presentazione del nuovo direttivo del Consiglio dell’Ordine provinciale e del relativo manifesto programmatico. Tra gli altri, all’evento era presente anche Rino La Mendola, presidente della Fondazione “Architetti nel Mediterraneo”, vicepresidente del Consiglio nazionale dell’Ordine e Presidente del Dipartimento Nazionale Lavori Pubblici, che ha voluto recare il proprio personale augurio ai colleghi da poco insediatisi.
Nel suo discorso il neo presidente provinciale Massimiliano Trapani ha illustrato gli spunti programmatici da cui scaturiranno l’attività e le iniziative che il Consiglio porterà avanti nei prossimi 4 anni:
“L’impegno primario di tutto il nuovo Consiglio è quello di riavvicinare gli iscritti aiutandoli ad affrontare i nuovi temi della riforma, dalla tutela professionale alla formazione, al fine di riportare la figura professionale dell’architetto ad una centralità nei processi di trasformazione e tutela del territorio e di demiurgo della scienza delle costruzioni. Da ciò – ha detto Trapani – nasce l’esigenza dell’attivazione di uno “Sportello lavoro”. Un servizio di assistenza e consulenza che possa chiarire i dubbi riguardanti la professione, i suoi aspetti tecnici, amministrativi, burocratici e che avrà l’obiettivo di mettere i professionisti in contatto con i diversi soggetti portatori d’interessi sociali, culturali ed economici, siano essi Amministrazioni pubbliche, Istituti culturali, Università, etc. Un altro tema che intendiamo affrontare è quello dell’“Internazionalizzazione” della nostra figura professionale al fine di allacciare rapporti e partnership con gli organismi professionali di altri Stati: la provincia di Agrigento è la porta del bacino del Mediterraneo verso l’Europa, ed è importante che l’Ordine contribuisca alla stesura di patti e protocolli da stipulare con enti e organismi internazionali per promuovere l’architettura e la professione senza confini di operatività dando vita a iniziative che illustrino l’operato e l’alta formazione dei nostri architetti e offrendo a questi ultimi un’informativa precisa e puntuale sulle opportunità di lavoro che si presenteranno anche in paesi comunitari ed extracomunitari. Sarà, inoltre, nostra cura riallacciare i rapporti di collaborazione con le amministrazioni pubbliche al fine di: migliorare le procedure delle gare per l’affidamento degli incarichi pubblici; sollecitare e collaborare alla stesura di una nuova legge urbanistica regionale che superi la quantità abnorme di leggi, leggine, circolari e regolamenti; alla riforma ed alla promozione dei concorsi di idee e di progettazione quale metodo di trasparenza per l’affidamento dei servizi di progettazione. Quello che ci attende sarà un lungo e duro lavoro – ha concluso il presidente Trapani – ma confidiamo nel nostro impegno, nella nostra buona volontà e soprattutto nell’aiuto di tutti gli iscritti che si vorranno cimentare a ricostruire l’immagine dell’architetto del nuovo millennio”.
All’incontro, come annunciato, era presente anche l’architetto Rino La Mendola che, nell’augurare un buon lavoro al nuovo Consiglio ed al suo presidente, ha dichiarato:“L’architetto sta affrontando un momento difficile a causa di una crisi economica senza precedenti e di norme che chiudono il mercato ai giovani ed agli studi professionali che non abbiano una dimensione imprenditoriale. Ciò ha determinato, negli ultimi cinque anni, un abbattimento del fatturato medio del 30%, su scala nazionale; percentuale che è certamente più alta in una delle province più povere di Italia, come quella di Agrigento. Sono certo – ha aggiunto – che il presidente Massimiliano Trapani ed i consiglieri neoeletti, attiveranno ogni azione per contribuire al rilancio socio-economico della realtà provinciale, collaborando, al tempo stesso, con il Consiglio Nazionale degli Architetti, attualmente impegnato in un confronto con il Governo sulla necessità di modificare il codice dei contratti ed il regolamento di attuazione, al fine di raggiungere i seguenti obiettivi: riaprire il mercato ai giovani e ai professionisti che non siano titolari di strutture professionali di notevoli dimensioni, con un numero elevato di dipendenti (mercato oggi chiuso al 97,3%, secondo i dati censiti dall’Agenzia delle Entrate, nell’ambito del monitoraggio per gli studi di settore per l’anno 2010);rilanciare, negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, la procedura del concorso di progettazione, quale strumento di selezione fondato esclusivamente sulla qualità del progetto, a garanzia di tutti i cittadini;rendere più semplice l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria ai liberi professionisti, riducendo, al tempo stesso, i ribassi eccessivi dei compensi, che oggi sfiorano e talvolta superano la soglia dell’80%, mortificando la dignità dei professionisti, compromettendo la qualità delle prestazioni professionali e creando dunque le premesse per la redazione di pessimi progetti, che sono la causa di tanti lavori incompiuti e di tante varianti in corso d’opera, che danneggiano l’intero sistema delle opere pubbliche italiane”.