Era stato fissato per il pomeriggio di lunedì 23 dicembre l’incontro tra l’associazione “La voce di San Leone”, composta da commercianti e residenti del lido balneare, e l’Amministrazione comunale di Agrigento, ovvero il sindaco Marco Zambuto e i suoi assessori. Quello che, però, gli associati hanno potuto constatare è stata soltanto l’assenza di primo cittadino e componenti di Giunta. L’appuntamento era stato concordato con il sindaco, in occasione di una visita che una delegazione dell’associazione composta dal presidente, Giuseppe Vita, e dal tesoriere, Gaetano Matutino, aveva effettuato a fine novembre al Palazzo di Città. In quella occasione erano state rappresentate al sindaco le istanze di una comunità che ad oggi risultano inevase e che afferiscono a problematiche che vanno dalla balneabilità delle proprie acque alla protezione delle spiagge; dai problemi atavici oramai, quali l’erosione e la pulizia delle spiagge, alla mancanza di un regolamento che governi le attività “non a posto fisso”, cosiddette ambulanti (che di fatto non lo sono). Tutto ciò che possa portare San Leone a riassumere un ruolo centrale nell’offerta turistica provinciale e a mantenere intatto il proprio valore immobiliare.
“La totale assenza dell’Amministrazione, pur non sorprendendo affatto gli astanti, lascia un’amarezza di fondo oggi non più sopportabile” commenta il presidente dell’associazione, Giuseppe Vita.
Alle 17 circa di lunedì 23 dicembre, la situazione era quella rappresentata dalla foto: la totale assenza dell’Amministrazione che, pur non sorprendendo affatto gli astanti, lascia un amarezza di fondo oggi non più sopportabile.
In considerazione del fatto che l’Associazione ha cercato in tutti i modi quel dialogo che l’Amministrazione rifiuta, si ritiene di dovere procedere alla tutela degli interessi nei quali la stessa si riconosce, attraverso l’unica via possibile che rimane ad oggi percorribile, ovvero quella legale.
Lo scambio epistolare tra l’associazione ed il gabinetto del sindaco, inoltre, testimonia come non possa esserci stata alcuna possibilità di equivoco sulla data il luogo e l’ora concordati per la riunione (peraltro da settimane presente sui più importanti social network).
“Lasciamo a voi tutti piena libertà di valutazione dei fatti – ha concluso il presidente Vita – . Questo dovevamo ai nostri iscritti ed a tutti quelli che credono che spendere la propria passione per migliorare le proprie condizioni di vita e il loro lavoro è fatto imprescindibile”.
L’ennesima “pernacchia” dell’Amministrazione al bisogno di confronto e di risposte da parte degli agrigentini.