Roma Roma, 16 mag. (Adnkronos Salute) – “La vaccinazione è uno degli interventi più potenti ed efficaci per la salute e il benessere umano. Ogni anno, le vaccinazioni prevengono circa 2,5 milioni di morti infantili da difterite, tetano, pertosse e morbillo”. Così il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera, nel presentare il nuovo Rapporto ‘Vaccini salvavita-Le campagne dell’Unicef per la salute dei bambini’, lanciato nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi ‘100% Vacciniamoli tutti’.
“Ogni anno – ricorda Guerrera – oltre 100 milioni di bambini sotto un anno vengono vaccinati. Ciononostante c’è ancora quasi il 20% di bambini nati ogni anno che non riceve le vaccinazioni, la maggior parte dei quali vive nei Paesi tra i più poveri al mondo. Alla fine degli anni ‘70 il tasso medio di vaccinazione infantile nella maggior parte dei Paesi in via di sviluppo era ancora tra il 10 e il 20%. Ma i più poveri, i bambini più vulnerabili, continuano a essere esclusi, nonostante i rinnovati impegni globali per la vaccinazione infantile universale. L’Unicef e i suoi partner stanno rispondendo a questa sfida con un impegno globale per garantire che i bambini più difficili da raggiungere (la maggior parte in Africa e in Asia) siano vaccinati e che nuovi vaccini siano rapidamente introdotti”.
L’Unicef, ricorda l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, è il più grande acquirente di vaccini nel mondo. Solo nel 2012 ha fornito quasi 2 miliardi di dosi di vaccino e oltre 500 milioni di siringhe, oltre a garantire il trasporto e la conservazione dei vaccini, e la formazione degli operatori sanitari. Nel 2012 si stima che la copertura vaccinale DPT3 (difterite-pertosse-tetano) abbia raggiunto circa l’83% dei bambini sotto un anno di età, rispetto al 20% degli anni ‘80, ma un bambino su 5 non aveva ancora ricevuto vaccini essenziali, per un totale di circa 22,4 milioni sempre nel 2012.
Difterite tetano e pertosse sono malattia potenzialmente mortali per i bambini sotto i 5 anni, sottolinea l’Unicef ricordando che circa il 29% delle morti dei bimbi under 5 sono prevenibili con un vaccino. Nel 2012, 1,5 milioni di bambini sono morti a causa di malattie che potevano essere prevenute con un semplice vaccino. Tra il 2000 e il 2012 si è registrata una riduzione del 78% delle morti a causa del morbillo, e la polio è quasi eradicata. In questo arco di tempo si stima che le vaccinazioni contro il morbillo abbiano salvato circa 14 milioni di vite. Ma ancora oggi il morbillo continua a uccidere 330 bambini ogni giorno, soprattutto in Africa e in Asia.
Grazie al lavoro di numerosi partner tra cui l’Unicef, il prezzo dei nuovi vaccini contro alcune tipologie di diarree e polmonite – due delle maggiori cause di morte tra i bambini sotto i 5 anni – è diminuito da 3 a 6 volte. Dal 1999, grazie alle vaccinazioni, il tetano materno e neonatale è stato eliminato in 34 dei 59 paesi ad alto rischio. Oggi persiste come problema sanitario in 30 Paesi, soprattutto in Africa e Asia. E’ una malattia rapida e dolorosa che solo nel 2010 ha ucciso 58.000 neonati. Secondo le stime, se tutti i bambini venissero vaccinati con i vaccini esistenti, entro il 2020 sarebbero salvate 25 milioni di vite.