PORTO EMPEDOCLE – L’ambientalizzazione in corso della centrale Enel costituisce opera di valore strutturale per l’economia empedoclina. Al momento sono impiegate 105 unità lavorative nell’attività di cantiere, oltre quelle impiegate da Snam nei lavori per il tubo di collegamento alla dorsale del metanodotto. L’investimento è 82 milioni di euro. I lavori si svolgono a ritmo incalzante. L’entrata in produzione avverrà il prossimo 20 dicembre. Sarà abbattuto uno dei camini e il castello caldaia. I lavori per collegare la Centrale elettrica al metanodotto della Snam e consentire la trasformazione dell’impianto a turbogas interessano una parte della via Crispi, dal bivio Masseria, ex Strada Statale 115, fino alla via Gioeni, primo ingresso Centrale Enel. Visti i tempi stretti imposti dall’Amministrazione Comunale, l’obiettivo è quello di riuscire a terminare in breve tempo i lavori per cui la ditta incaricata è stata autorizzata all’allungamento dei turni delle maestranze, dalle otto della mattina fino alle 21, con possibilità di lavorare nel cantiere anche nelle giornate di sabato, domenica e festività infrasettimanali per imprimere quell’accelerata che consente la consegna dell’opera entro la data prevista.
“E’ un investimento di valore strutturale per la città – ha detto il sindaco Lillo Firetto – che migliora l’ambiente e la qualità dell’aria grazie alle drastiche riduzioni di emissioni, rinnovando l’orizzonte produttivo dell’impianto, fino a pochi mesi destinato a spegnersi in quanto tecnologicamente obsoleto”