“Accolgo con piacere e soddisfazione le parole dell’Assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariarita Sgarlati, circa la possibilità vera e reale di offrire all’esercito un’alternativa logistica appropriata per le esercitazioni che insistono da oramai troppo tempo su Punta Bianca. É la prima volta che un assessore regionale riconosce un chiaro nesso causale tra il dissesto idrogeologico causato e le esercitazioni militari. Ora tutta l’area Drasy-Punta Bianca va liberata e trasformata – come merita – in una riserva naturale.
E’ evidente che la lotta contro il dissesto idrogeologico e la protezione delle meravigliose falesie che puntellano la nostra costa sono inconciliabili con qualsiasi esercitazione militari, certamente concausa negli anni della precaria situazione in cui versa oggi tutta l’area.
Registro con altrettanto piacere l’apertura fatta dall’esercito nella persona del generale Dalzini, che nel rispetto dei ruoli e delle proprie funzioni, ha mostrato sensibilità rispetto una problematica fortemente sentita dall’opinione pubblica.
A questo punto non si può più perdere tempo. Regione ed Esercito debbono trovare quanto più rapidamente possibile una congrua soluzione alternativa per permettere alle nostre forze armate di proseguire le loro operazioni e soprattutto per restituire a tutti i siciliani e ai tanti turisti un vero e proprio gioiello naturale”. E’ quanto sottolinea Nino Bosco, deputato siciliano del Nuovo Centrodestra.