L’ex Provincia Regionale di Agrigento, ora Libero Consorzio Comunale, con la determinazione del Commissario n. 18 del gennaio scorso ha assunto decisioni in merito a due importanti questioni relative al personale precario.
La prima è quella di non avviare alcun percorso di stabilizzazione, per ragioni finanziarie ma, soprattutto, perché la legge vieta alle Province di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato.
La seconda riguarda la durata dei contratti a tempo determinato, il cui termine finale, ad avviso dell’Ente, non può più essere quello convenuto nei contratti individuali ma deve essere quello fissato dalla legge. Nel caso specifico, la determina commissariale, ha anticipato, dal 30 giugno 2015 al 31 dicembre 2014, la scadenza di 107 contratti di lavoro a tempo determinato.
La decisione dell’Ente ha suscitato malumore tra i “contrattisti”, prese di posizione dure da parte di qualche esponente politico, culminate in una interrogazione all’Assessore regionale alla “Famiglia ed alle Politiche Sociali”, ed è stata contestata aspramente dal sindacato UGL.
L’ex Provincia, con spirito di collaborazione, ha ritenuto di investire della questione la Corte dei Conti che, nei giorni scorsi, ha deliberato in merito.
La Corte, dando ragione all’ex Provincia, ha ricordato come, nelle more dell’attuazione delle disposizioni di riduzione e razionalizzazione delle Province, la legge vieta alle stesse di programmare assunzioni a tempo indeterminato, facendo salva, solo, la possibilità di proroga dei contratti a tempo determinato fino al 31.12.2014, per le strette necessità connesse alle esigenze di continuità dei servizi.
In merito alla seconda questione l’autorevole Organo di Controllo ha sostenuto che le normative limitative della durata dei contratti costituiscono norme imperative e che i contratti a tempo determinato, in essere, devono seguire le scadenze di volta in volta indicate dal legislatore, eventualmente in sostituzione di clausole contrattuali diverse.
La Corte dei Conti conclude ricordando alla ex Provincia, oggi Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che il recente D.L. n. 90/2014, nel ribadire il blocco delle assunzioni a tempo indeterminato, ha previsto un’ulteriore ipotesi di proroga di cui l’Ente potrebbe beneficiare.
Si tratta di una possibilità di cui l’Ente, per la verità, si è già avvalso nell’agosto scorso, e che consiste nella facoltà di prorogare tutti i contratti a tempo indeterminato fino all’insediamento dei nuovi soggetti istituzionali che governeranno il Libero Consorzio. Non si tratta di un provvedimento di poco conto, atteso che i tagli dei trasferimenti regionali e, ancor di più, di quelli statali hanno svuotato le casse delle vecchie Province e c’è davvero poco spazio per l’ottimismo.
In mancanza di un intervento legislativo straordinario, tempestivo, chiaro e deciso per i nuovi amministratori, sarà impresa ardua, non la stabilizzazione, ma la semplice, ulteriore, proroga dei contratti dei precari.