Sarà un altro vincitore del premio Nobel per la Letteratura, Dario Fo, a ricordare domani, domenica 14 dicembre, dalle 18, al teatro Pirandello, insieme ad Andrea Camilleri e Giorgio Albertazzi, il grande drammaturgo agrigentino, Luigi Pirandello. Un tipo di teatro, quello di Pirandello che per Dario Fo si realizza in modo totalmente opposto. “Ha cominciato studiando il teatro del suo Paese, e non soltanto dell’Italia – afferma Dario Fo nel video-messaggio – , ma in modo particolare della Sicilia. Ha capito che era importante fare attenzione al dialetto, per esempio; ha ricostruito le forme lessicali del linguaggio partendo proprio dalle forme dialettali”. Attesa anche

Dario Fo nella video-testimonianza su Pirandello
Dario Fo nella video-testimonianza su Pirandello
la video-testimonianza di Andrea Camilleri, intervistato nella sua casa di Roma dal giornalista del Corriere della Sera, Felice Cavallaro, in cui lo scrittore empedoclino rivela tra l’altro un suo legame di parentela con il drammaturgo. Si tratta di un brano di una più lunga intervista realizzata da Cavallaro per la Strada degli Scrittori, progetto sostenuto dal Distretto Turistico Valle dei Templi, in cui Camilleri ricorda, tra l’altro, anche la figura di Leonardo Sciascia. Altrettanto preziosa la video-testimonianza di Giorgio Albertazzi, attore, regista, autore teatrale e sceneggiatore, per il quale Pirandello è invece “un genio teatrale che sposa la filosofia con l’etica”, che “ha personalizzato il teatro fino a farlo diventare teatro nel teatro”, riuscendo ancora oggi ad essere “attuale come lo è Shakespeare”.
Si avviano così alla conclusione le celebrazioni per ricordare gli 80 anni della consegna del premio Nobel per la letteratura a Luigi Pirandello. Lo spettacolo “Agrigento tra memoria e identità”, organizzato dal Comune di Porto Empedocle, sarà presentato dall’attrice Paola Pitagora, la cui capacità interpretativa è rimasta indissolubilmente impressa nella memoria del pubblico per l’indimenticabile Lucia dei “Promessi Sposi” sceneggiato televisivo di grande successo, prodotto dalla Rai quando ancora la tv era in bianco e nero. Ad accompagnarla in questo percorso ideale tra memorie e universalità dell’opera pirandelliana saranno grandi attori di teatro, quali Sebastiano Lo Monaco e Vincenzo Pirrotta, che reciteranno brani da “I vecchi e i giovani”, “Enrico IV” e “I giganti della montagna”. Tra gli interventi, quelli dei docenti universitari Maurizio Alfonso Iacono e Salvatore Ferlita. Emozionante mattinata, oggi 13 dicembre, alla Biblioteca Museo Pirandello di Agrigento, per il penultimo appuntamento in programma. Egidio Terrana con consueta maestria ha condotto “Pirandello, il teatro e gli 80 anni del Nobel”, uno spettacolo, che è stato ideato per ricordare gli attori Mariuccia Linder e Pippo Montalbano, indimenticabili interpreti agrigentini di opere pirandelliane, e lo scrittore Enzo Lauretta, scomparso quest’anno, compianto e instancabile presidente del Centro Nazionale di Studi Pirandelliani per 51 anni. Sono intervenuti per ricordarli Gerlando Amato, Rosamaria Montalbano, Stefano Milioto e Giovanni Sardone. Tra gli interventi anche quello del direttore della Biblioteca Museo Luigi Pirandello, Vincenzo Caruso. Enzo Alessi ha interpretato un monologo di Ciampa tratto da “Il berretto a sonagli”, mentre Giusi Carreca ha letto la novella “Leonora addio”. Giovanni Moscato e Nino Bellomo hanno messo in scena una sintesi da “L’uomo dal fiore in bocca” . E’ stato inoltre proiettato il film “Passione secondo Agrigento” di Diego Romeo.