Il Natale 2014 si chiude con una riduzione generalizzata dei consumi del 5% rispetto allo scorso anno. Il dato arriva dal Codacons, che come ogni anno all’indomani delle feste natalizie fornisce i dati ufficiali sulle spese delle famiglie.
I consumi legati al Natale (addobbi, regali, alimentari, viaggi, ristorazione, ecc.) si sono fermati quest’anno a quota 9,8 miliardi di euro, con una contrazione del 5% sul 2013 – spiega l’associazione – Le famiglie hanno reagito alla crisi ancora in atto nel nostro paese limitando le spese tipiche della festività, complice anche un dicembre caratterizzato da una concentrazione di scadenze fiscali (Tasi, Imu, Tari, ecc.). Non tutti i settori hanno però risentito del clima di austerity: se le vendite sono andate particolarmente male per abbigliamento, calzature, arredamento, addobbi e viaggi – comparti dove il calo degli acquisti ha raggiunto il 10% – i settori alimentari, giocattoli e hi-tech hanno tenuto il passo rispetto ai consumi degli anni passati.
“Negli ultimi anni si è assistito ad un crollo vertiginoso dei consumi natalizi in Italia, calati dal periodo pre-crisi ad oggi addirittura del 45,5% – lancia l’allarme il presidente Codacons, Carlo Rienzi – In base ai dati ufficiali, infatti, nel 2007 ‘l’effetto Natale’, ossia i maggiori consumi per spese natalizie effettuate nel mese di dicembre presso negozi, grande distribuzione e centri commerciali, è stato pari a 18 miliardi di euro. Nel 2014 invece la spesa degli italiani nell’intero periodo natalizio si è fermata a 9,8 miliardi di euro. Ciò significa che in 7 anni le famiglie del nostro paese hanno tagliato le spese natalizie per la maxi cifra di 8,2 miliardi di euro”.
(AdnKronos)