L’Akragas non sbaglia più un colpo, batte per 4 a 0 il Sorrento, infila la sesta vittoria consecutiva e si lancia a sette punti di distacco dal Torrecuso, sconfitto a Gioia Tauro.
Tutto in una sola giornata, da incorniciare.
I biancazzurri di Feola, davanti a circa tremila spettatori, dominano i rossoneri campani che rischiano di capitolare due volte nei primi tre minuti di gioco. Gli ospiti si affidano ai lanci dalla difesa nel tentativo di innescare il contropiede guidato da Esposito, e provano ad imbrigliare il gioco della capolista schierandosi con dieci uomini al di sotto della linea della palla.
L’Akragas, dopo una fase di stanca del match, inizia a riprendere confidenza con le azioni pericolose a partire dal 33′ minuto quando Savanarola, pescato perfettamente da Baiocco, tenta la giocata al volo ma la palla termina alta sulla traversa. Quattro minuti dopo sarà Tiscione a scaldare i guantoni di Lombardo, che ancora una volta si salva in angolo.
Mentre il tempo scorre, Trofo rimedia una botta che lo costringerà ad uscire prima del tempo. Al suo posto entra Ange Dezai. E sarà proprio l’ivoriano a sbloccare il risultato all’ultimo secondo del primo tempo: Savanarola, sempre più uomo assist, si inventa un passaggio di testa dalla linea di fondo per Tresor che gira sul primo palo. Per lui è il primo gol in casa con la maglia biancazzurra.
Il gol scombussola i piani di mister Chiancone che nel secondo tempo è costretto ad alzare il baricentro della propria squadra. L’Akragas, nonostante i tentativi di pressione dei rossoneri, riesce a mantenere il pallino del gioco alla ricerca del raddoppio. Il secondo gol arriva da una grande giocata di Savanarola: il “numero 11″, servito da Baiocco, lascia partire un bolide dal limite dell’area che Lombardo non trattiene: la palla si inarca e sempre Savanarola arriva di prepotenza e di testa mette alle spalle del portiere che nel frattempo era riuscito a recuperare la posizione.
A questo punto i biancazzurri acquisiscono ancor più fiducia e con Meloni realizzano la terza rete. L’attaccante sardo protegge il pallone, si fa spazio con potenza e velocità nella retroguardia sorrentina e batte in diagonale il portiere avversario.
La partita finisce praticamente qui, ma c’è ancora il tempo per realizzare la quarta rete. La sigla Lele Catania, il migliore in campo: servito da Tiscione, salta con un sombrero un difensore e di sinistro mette la palla nel sacco.
Sul gol arriva il fischio finale dell’arbitro.
In campo e sugli spalti si fa festa. “Rimaniamo con i piedi per terra, non abbiamo ancora vinto nulla” dirà negli spogliatoi il mister Vincenzo Feola.
Ma con sette punti di vantaggio sulla seconda, il traguardo si fa sempre più concreto
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