Se c’è caos nel Pd, non va certo meglio in casa di Forza Italia, con le primarie di “Agrigento 2020” sempre più a rischio.
E lo sono non tanto per quanto sta accadendo nel Pd, dove comunque lo “scontro” è davvero ormai a livelli incandescenti, ma per ciò che si sta verificando in Forza Italia.
Sino ad ora a contestare l’intesa era intervenuto il coordinatore regionale di Forza Italia Vincenzo Gibiino, con il deputato Riccardo Gallo, suo vice e tra i fautori della colazione Pd-Fi “Agrigento 2020” , che aveva duramente replicato sostenendo in pratica che non aveva alcuna intenzione di tornare suoi propri passi, facendo soprattutto intendere che Silvio Berlusconi era al corrente di quanto sta accadendo ad Agrigento, con Silvio Alessi in corsa per le primarie.
Ora però a tirare le orecchie a Gallo, sconfessando su tutti i fronti l’intesa, è niente meno che Giovanni Toti, consigliere politico del presidente Silvio Berlusconi.
Ecco cosa dice:
“Nessun dirigente, amministratore o parlamentare di Forza Italia è mai stato autorizzato dal partito e tanto meno dal presidente Silvio Berlusconi a partecipare o collaborare, in qualsiasi forma e a qualunque titolo, a competizioni interne ad altri movimenti politici atte a selezionare candidati per le prossime elezioni amministrative”.
“I candidati del nostro movimento politico, a cui tutti sono chiamati a dare il proprio sostegno – prosegue Toti – sono esclusivamente quelli indicati dal partito attraverso i competenti organismi nazionali e territoriali. Ogni altra iniziativa è da intendersi come meramente personale e, in ogni caso, non può essere in contrasto con le indicazioni del movimento o tale da produrre equivoci tra i sostenitori e gli elettori di Forza Italia”.
Riccardo Gallo non potrà certo non tenere conto della posizione assunta da Toti che senza mezzi termini, come visto, boccia l’intesa precisando fra l’altro – cosa di non poco conto – che Berlusconi non ne sa niente e che quindi non ha affatto autorizzato primarie con il Pd, mentre Gallo aveva detto e scritto che ogni sua posizione “risponde sempre alle decisioni del presidente Berlusconi”.
Cosa accadrà ora? Nel Pd, dove si è dimessa la segretaria provinciale Cinzia Deliberto in tanti stanno incalzando il candidato a sindaco “democratico” Epifanio Bellini affinchè rinunci alle primarie, facendo saltare l’intesa.
E non è detto che alla fine non accade proprio questo.
In attesa della contromossa di Gallo, al quale magari farebbe comodo che a rompere l’accordo fosse il Pd togliendolo dall’imbarazzo causato dall’intervento di Toti.