Si era partiti tutti d’amore e d’accordo per scegliere il candidato su cui tutti dovevano puntare e convergere.

In principio fu Vincenzo Campo il quale, subito dopo la prima riunione, lasciò il tavolo perché non si riconosceva nella coalizione.

Si tentò con Firetto che, lungimirante, non lasciò neanche che gli si chiedesse e mandò a dire che lui in quella coalizione non sarebbe entrato.

E allora giù, ognuno a cercare il candidato giusto da proporre alle primarie della coalizione, che, checché si voglia o si tenti di far credere, vede discutere allo stesso tavolo Partito Democratico (che propone Epifanio Bellini) e Forza Italia (che propone Silvio Alessi).

Fanno da spettatori Giuseppe Vita e Piero Marchetta.

Qualcuno dirà: “Ma Forza Italia non c’è, c’è il Patto per il Territorio e c’è Riccardo Gallo che prima era nel Patto per il Territorio e non agisce per conto di Forza Italia” (che confusione).

Fatto sta che da una parte e dall’altra, sono iniziate a piovere polemiche, dimissioni, accuse, repliche e controrepliche.

Crocetta, Raciti, Ferrandelli, Falcone, Gibiino, Gallo, Occhipinti, Scoma, Toti, Pistorio, Fontana, Silvio Cuffaro e Giovanni Mauro.

Il candidato sindaco a Raffadali, interviene oggi a seguito di alcune dichiarazioni del deputato regionale del Nuovo Centrodestra, Enzo Fontana.

Silvio Cuffaro afferma: “Apprendo da alcuni organi di stampa che l’onorevole Enzo Fontana ha espresso disappunto verso la scelta dell’ imprenditore, Silvio Alessi, di partecipare alla competizione delle Primarie insieme alla sinistra. L’impressione che ne ricavo è di stupore allorchè l’onorevole Fontana, al quale non ho mai sindacato, e mai mi permetterei, le sue scelte politiche, è un esponente di rilievo di un partito, il Nuovo Centrodestra, che dal 2013 governa l’Italia insieme alla sinistra. Più a breve raggio, dalle nostre parti, in Sicilia, e precisamente a Raffadali, il Nuovo centrodestra di Enzo Fontana ha governato ed è a stretto contatto politico ed elettorale con la sinistra. E allora, in che consiste il disappunto di Enzo Fontana verso la scelta di Silvio Alessi ? Peraltro, Alessi partecipa ad un progetto civico e amministrativo di un’ampia coalizione, certamente non di sinistra, che intende procedere secondo le modalità più democratiche e condivise possibili, iniziando dalle Primarie, esempio massimo di democraticità e trasparenza. E si tratta dello stesso metodo delle Primarie da sempre invocate dal ministro Angelino Alfano, leader del partito in cui milita Fontana. Respingo allora al mittente il disappunto”.

Giovanni Occhipinti, recentemente è intervenuto nell’ambito delle polemiche politiche insorte, in particolare, ad Agrigento intorno alla coalizione “Agrigento 2020”, affermando che: “All’opposizione dei governi nazionale e regionale, Forza Italia sta individuando i propri candidati per competere e vincere in occasione della prossima tornata elettorale. Non ci sarà pertanto nessun accordo con altre forze politiche per la selezione dei candidati”.

A Occhipinti replica il senatore di Forza Italia, Giovanni Mauro, che dichiara: “Occhipinti chi ? Uno dei 16 vice presidenti regionali di Forza Italia con delega ai difensori del voto, settore del partito che ha registrato un flop assoluto in occasione delle ultime europee ? Occhipinti interviene su una vicenda, quella di Agrigento, che ha visto diverse riunioni a Roma alle quali ho partecipato anche io e alle quali ho visto partecipare membri autorevolissimi del partito siciliano come il senatore Gibiino o il senatore Scoma, o, ancora, Pippo Fallica, responsabile degli Enti locali. Si tratta di riunioni che si sono tenute anche presso la sede nazionale di piazza San Lorenzo in Lucina e durante le quali l’ iniziativa assunta ad Agrigento era da tutti quanti sostenuta. Oggi non comprendo su mandato di chi registriamo le posizioni di Occhipinti, ma di certo le valutazioni devono essere rese nei giusti contesti di partito e le vicende elettorali amministrative vanno valutate caso per caso per trarne il massimo vantaggio politico a Forza Italia. A tal proposito, mai mi è successo di non vedere convocati gli organismi di partito alla vigilia di competizioni elettorali, non solo ad Agrigento ma in tutta la Sicilia. Probabilmente allora si procede tramite colloqui privati di cui non si ha nessuna notizia su cui discutere e condividere. Questa forse sarebbe stata la valutazione più esatta da fare per chi si ritiene dirigente di partito”.

In tutto questo immaginiamo il povero Piero Macedonio, grande sponsor della coalizione, che si ritrova a dover gestire qualcosa più simile ad un pollaio con troppi galli.

Domani mattina, Agrigento 2020 presenterà i suoi quattro candidati alle primarie.

Ma alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi, immaginare che tutti, alla fine, remeranno nella stessa direzione… è un compito molto arduo.

Ai posteri l’ardua sentenza.