«Forza Italia non c’è, non fa parte della coalizione. Questa è un’alleanza tra partiti e movimenti civici noti a tutti che vogliono ridare dignità agli agrigentini”.

Lo dichiara il candidato sindaco Silvio Alessi, vincitore delle primarie “Agrigento 2020”.

“La nostra voglia di fare ovviamente fa paura, per questo sono stato vittima di attacchi privi di fondamento. Dalle assurde dichiarazioni sull’assenza della mafia ad Agrigento attribuitemi falsamente, alle notizie prive di fondamento che parlano addirittura di bandiere di Forza Italia e Pd che sventolavano sui gazebo. Tutte follie.
Queste polemiche sono state create ad arte per nascondere un progetto serio e alla luce del sole. Tutti i partiti e i movimenti che ne fanno parte (Pd, Voce Sicilia, Pdr, Patto per il Territorio, Sicilia Democratica, Megafono, la lista “Agrigento Città Normale” e la mia lista civica che si aggiungerà) sono stati ufficialmente annunciati. È una coalizione che rispecchia la lodevole apertura ai moderati portata avanti dal premier Matteo Renzi per il rilancio dell’Italia, nel nostro caso di Agrigento.
Sembrano non sconvolgere nessuno, invece, le dichiarazioni di un “forse” candidato sindaco (non agrigentino) che definisce “grande ammucchiata” questa coalizione quando è stato eletto, in un altro Comune, con tutti i partiti al seguito e unico avversario Italia dei Valori. Lo stesso che oggi ha l’appoggio di Ncd, Udc e degli ex Mpa e che continua a nasconderlo agli agrigentini. Di cosa si vergogna? Non è questa una presa in giro? Io e la mia coalizione, a differenza degli altri, stiamo facendo tutto con onestà e trasparenza perché vogliamo parlare chiaro ai cittadini e con loro ci siamo subito misurati attraverso le primarie. Ringrazio – tra l’altro – Peppe Vita che, attraverso le dichiarazioni rilasciate ai quotidiani, taglia corto sulle polemiche sterili e ribadisce l’appoggio incondizionato alla coalizione “Agrigento 2020”, l’unica che tiene dentro la società civile non come “copertura” per alleanze “non ufficializzate”.

Alle polemiche hanno risposto i 4.200 agrigentini che sono andati nei gazebo partecipando in massa a un momento di democrazia, oggi osteggiato da chi vuole continuare a portare avanti le vecchie logiche politiche.

Tutto il resto sono solo problemi interni ai partiti a livello nazionale e regionale: da uomo libero quale sono continuerò a non entrare nel merito di questioni che non mi riguardano.
Continuare ad alimentare ulteriori discussioni serve soltanto a distogliere l’attenzione dai veri problemi di Agrigento e soprattutto da come intendo affrontarli e risolverli.
La mia candidatura è un appello innanzitutto agli agrigentini. A tutti gli agrigentini che vogliono impegnarsi in un progetto condiviso che punti a rendere l’amministrazione trasparente ed efficiente, ad attrarre risorse e promuovere lo sviluppo della città, a dare un sostegno concreto alle famiglie, ai giovani e agli anziani» conclude Alessi.