Con un lungo comunicato pubblicato sul sito ufficiale della società, la Tiger Brolo esprime indignazione per quanto avvenuto al “Guerriglia” di Agropoli con riferimento ad alcune decisioni arbitrali che hanno penalizzato la squadra.
La società messinese non mette in discussione né la vittoria dell’Agropoli, né le due sacrosante espulsioni decretate sul campo. Le recriminazioni sono per le altre decisioni prese nei confronti di tesserati che si trovavano all’esterno del terreno di gioco.
Sabato prossimo, a Capo d’Orlando, la Tiger Brolo incontrerà l’Akragas, capolista lanciata verso la vittoria del campionato. E dovrà fare a meno di almeno tre calciatori titolari.
Ecco di seguito il contenuto del comunicato stampa.
“A seguito del match Agropoli-Tiger Brolo, disputato allo stadio “Raffaele Guariglia” di Agropoli, in data 2 aprile 2015 e diretto dal signor Stefano Fusco di Brindisi, l’Asd Tiger desidera esprimere la sua indignazione nei confronti di una direzione di gara surreale nel corso degli ultimi 30′. Il signor Stefano Fusco, con le sue decisioni “sui generis” non ha condizionato in alcun modo il risultato finale di 4-0 in favore dell’Agropoli, squadra che ha meritato di portare a casa i tre punti in palio e a cui facciamo i nostri più sinceri complimenti. L’arbitro brindisino, però, dopo aver espulso, legittimamente, i calciatori gialloneri, Ivan Mannino e Sebastiano Falanca, e aver decretato un calcio di rigore in favore dei padroni di casa, ha deciso, meno legittimamente, di ergersi a protagonista della sfida, mostrando il cartellino rosso all’atleta Claudio Sparacello, sostituito poco prima e quindi in panchina, senza giustificazione alcuna, motivando la terza espulsione con presunte frasi ingiuriose rivolte dallo stesso calciatore nei confronti del direttore di gara, frasi mai proferite da Sparacello. Alla richiesta di spiegazioni da parte del tecnico, sig. Angelo Galfano, il supponente sig. Fusco ha ben pensato di allontanare dal rettangolo di gioco anche l’allenatore, ancora una volta a sua personalissima discrezione.
Che l’Asd Tiger sia invischiata nella lotta per la retrocessione non è certo colpa di arbitraggi del genere, né è in dubbio la bontà della prestazione dell’Agropoli. Che però il nostro torneo, vissuto nel massimo della legalità e della regolarità, venga inficiato da tali, personalissime interpretazioni del regolamento è assolutamente inaccettabile. Questa Società ha sempre rispettato ogni impegno, economico, burocratico ed etico nei confronti di suoi tesserati e non.
Per questo motivo, l’Asd Tiger rende noto di non poter accettare direzioni arbitrali simili, che vanno a pregiudicare un’intera annata di impegno e sacrifici.
Viviamo il calcio con passione sportiva immensa e, nel pieno rispetto delle altre squadre partecipanti al campionato di Serie D, mai ci sogneremmo di accodarci a gesti plateali come quelli compiuti dal Torrecuso.
Ci appelliamo – conclude il comunicato della società – quindi al buon senso delle autorità competenti e chiediamo maggiore tutela della nostra realtà, affinché questo club possa conquistare o meno i suoi traguardi esclusivamente sul campo e non a causa di atteggiamenti di personaggi che mortificano il lavoro di un intero gruppo”.