Come abbiamo avuto modo di scrivere ieri, Alessandro Patti è il nuovo vice presidente provinciale di Agrigento del Codacons Sicilia.
Oggi, l’Avvocato ed ex consigliere comunale, ha comunicato, attraverso un post pubblicato sulla sua pagina facebook, di aver deciso di non candidarsi alle prossime elezioni comunali.
“A margine della notizia diffusa ieri, inerente il mio nuovo impegno in Codacons – spiega Patti -, sento il dovere di ringraziare tutti coloro i quali (con telefonate, sms, pubblici attestati di stima su Fb, o con un semplice ma inequivocabile click) hanno manifestato apprezzamento e stima nei miei confronti; il vostro calore mi stimola ancora di più, nella speranza di non deludere le vostre aspettative. Mi corre purtroppo l’obbligo di ricordare che il ruolo in seno ad un’associazione di Consumatori NON è una carica politica e che NON è retribuito. Ciò detto, e dato che tanti amici si sono posti il legittimo interrogativo, non tergiverso più e rispondo subito: è ufficiale, diserto e NON MI RICANDIDO!
Troppe amarezze, troppe delusioni, troppo disincanto. Adesso so, con cognizione di causa, che il Consiglio Comunale non conta nulla. A maggior ragione, un singolo consigliere comunale (specie se per lungo tempo e sui temi più scottanti condannato ad un “cervantesco” percorso solitario), conta meno del nulla. Anche gli assessori non contano assolutamente nulla; il nostro, piaccia o non piaccia, è un sistema sindacocentrico (adesso, magari, qualche filosofo proverà a spiegarmi che sbaglio e che nuovi e diversi orizzonti si profilano per Agrigento; preannunzio sin d’ora che, nel rispetto delle opinioni di tutti, NON risponderò).
So già – perchè mi è stato detto – che la mia decisione non è condivisa da tanti di quei 330 amici (per me i 21 voti annullati sono più che validi) che mi tributarono la loro stima e da tanti altri ancora che si sono aggiunti nel tempo. Mi sono già sottoposto al tanto invocato e preteso “bagno elettorale”; ma adesso è il tempo di una lavanda purificatrice.
Continuerò ad occuparmi della tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini/utenti/consumatori, ma percorrendo strade a me più congeniali, geneticamente, culturalmente e professionalmente. Non so se non sono fatto per la politica; di sicuro, questa politica non fa per me.
Grazie col cuore!” conclude Alessandro Patti.