C’era una volta un ponte lungo e alto, l’unica strada larga a due corsie per ogni senso di marcia, che collegava i quartieri di Agrigento.
Un’opera strategica, sebbene qualcuno la consideri uno scempio del paesaggio, progettata nel 1970 dal famoso ingegnere di cui porta il nome che ha collegato per 40 anni Agrigento con il quartiere sorto per raccogliere gli sfollati dalla frana e, poi, anche Monserrato.
Una serie di strade accessorie, lo rendevano importante per rendere Agrigento una città unita ai suoi quartieri satellite dell’ovest cittadino, ma ormai è chiuso da qualche settimana e ci auguriamo non per troppo tempo.
Ci chiediamo se questa città non abbia diritto neanche ai collegamenti.
Nemmeno ad una risposta chiara sulle condizioni del ponte e sul suo futuro?
Per questo, con i ragazzi del M5S, stiamo chiedendo conto e ragione a chi di competenza.
Senza tralasciare che ad Agrigento sempre più strade sono chiuse: sono anni che il territorio è abbandonato a se stesso.
Alcune di esse erano state costruite a regola d’arte, con sacrificio, in anni in cui si viveva dell’essenziale, ma dopo oltre 20 anni molte, senza manutenzione e adeguamento alle nuove possibilità delle auto, non sono più utilizzabili.
Di certe mancanze non si capisce la ratio.
È una dimenticanza, ad esempio, l’inesistenza di segnaletica orizzontale della bretella presso Fondacazzo?
La strada, ormai frequentatissima, inghiotte nel buio più nero chi ci passa di notte. Fa paura.
Pertanto, stiamo allertando chi ne ha competenza al fine di scongiurare incidenti.
Ing Marcella Carlisi – M5S
Candidata al consiglio comunale