Riceviamo e pubblichiamo la nota del Coordinamento Cittadino del PD
Ritenevamo di essere stati chiari ed esaustivi, dato che, pur nella complessità della questione, una posizione netta, posta alla città ma soprattutto al candidato Sindaco, fosse premessa indispensabile per un rapporto di fiducia. Sul rigassificatore abbiamo ribadito due semplici concetti, non scollegati tra loro ma in rapporto causa-effetto. Ritenevamo di averli riportati in italiano corrente, ma gli evidenti fraintendimenti, (vogliamo sperare in buona fede e allora ci chiediamo se questi usino il giusto tempo per comprendere i testi che gli vengono sottoposti) ci costringono a una loro riproposizione, magari usando parole più semplici:
- Primo concetto: non siamo tranquillizzati dalle dichiarazione del titolare del progetto dell’impianto di rigassificazione, in quanto la realizzazione dell’opera in questo momento non è all’ordine del giorno perché la stessa è antieconomica. Diventerebbe economicamente conveniente se l’opera diventasse strategica perché godrebbe di alcune fonti di finanziamento che altrimenti non avrebbe. Di più: anche non strategica l’opera potrebbe risultare attrattiva per altri investitori, ecco perché risulta in vendita. Il “possibile” dell’ordine del giorno sottoposto al candidato sindaco sottintendeva quanto sopra esposto.
- A causa di ciò, e razionalmente valutando che tali dinamiche ad oggi esulano dal campo d’intervento dei sindaci di Agrigento e Porto Empedocle, ma esistendo ancora dei passaggi da consumare da parte delle amministrazioni per rendere pienamente realizzabile l’impianto, la posizione che il PD agrigentino ha assunto e che ha visto la condivisione del candidato Sindaco è che lo stesso, nella funzione che ci auguriamo andrà a ricoprire, non assuma atti contrari a quelli della precedente amministrazione e si attenga ad un principio di continuità amministrativa, che ad oggi, giova ricordarlo, ha visto il Comune opporsi in ogni sede amministrativa e giudiziaria alla realizzazione dell’opera, arrivando addirittura a indire un democratico referendum dall’esito noto.