L’ultima di Firetto: comune di Agrigento e “Pirandello” vietati alle donne in abito succinto.
L’ultima “ordinanza” del sindaco di Agrigento Lillo Firetto che ha come destinatari gli utenti è davvero da incorniciare.
Ha disposto, fra l’altro, che d’ora in poi ” le donne che indossano abiti succinti in genere” non potranno più accedere al Municipio o al Teatro Pirandello.
Sì, ma chi stabilirà quando un abito indossato da una utente è succinto? L’usciere di turno? O sarà costituita una apposita commissione?
Ci sarà qualcuno all’ ingresso che misurerà di quanti centimetri una minigonna è sopra il ginocchio?
O la utente sarà fatta mettere in controluce per vedere sino a che punto l’eventuale trasparenza è da considerare succinta?
E quando lo è una scollatura o un decolté?
Ma dai! Che ordinanza è!
Sig. sindaco Firetto poteva proprio farla meglio? O no?
Ps. L’’eventuale utente Angelina Joli che accompagna l’articolo se si presentasse all’ingresso del Municipio o al Pirandello vestita magari così come è nella foto verrebbe considerata succinta o no? Sig, sindaco avrebbe eventualmente il coraggio di farle 500 euro di multa?
Sig. sindaco si faccia una risata e riveda l’ordinanza che – per la cronaca – vieta l’ingresso ai cittadini di sesso maschile che indossano canottiere, pantaloncini a gamba corta, bermuda, pinocchietti e sandali”.