Riceviamo e pubblichiamo

Salutiamo senz’altro con favore l’attivazione delle corse turistiche che metteranno in collegamento la Valle dei Templi con la Scala dei Turchi. Diventa però ancora più importante l’adozione di provvedimenti atti a preservare dal degrado e dal vandalismo un patrimonio unico come la più famosa scogliera di marna bianca a picco sul mare.

Ogni servizio utile a migliorare l’accoglienza turistica, ad arricchire la proposta ed a dare concretezza alla vocazione turistica del nostro territorio non può che essere accolto favorevolmente da tutti coloro che credono a questo più che ad altri modelli di sviluppo per la nostra bellissima terra.
Ma è indubbio che per i nostri beni più preziosi occorre avere attenzioni quasi maniacali al fine di presentarli al turista nelle migliori condizioni per far sì che il ritorno d’immagine fondato sul semplice racconto di viaggio di ogni visitatore sia altamente positivo ed inviti altri a venirci a trovare.
Questo si può dire senz’altro per la Valle dei Templi, al di là dello splendore in cui ieri si è presentata agli occhi del mondo dell’alta finanza e del jet set internazionale, mentre il discorso purtroppo cambia, e di molto, se l’attenzione si sposta sulla Scala dei Turchi: qui, al di là della bellezza incomparabile del luogo e di questo vero e proprio monumento della natura, ogni giorno di ogni lunga estate l’assalto del popolo vacanziero, in special modo domenicale, mette a rischio la conservazione della preziosa scogliera e soprattutto lascia negli occhi del visitatore l’impressione di un luogo abbandonato a sé stesso o, meglio, lasciato in balìa di gente che non è in grado di comprendere le conseguenze dei propri comportamenti incivili.
Continuiamo pertanto a chiedere che, mentre si migliorano i servizi al turista, si lavori anche per costruire un modello di fruizione della spiaggia e della Scala dei Turchi degno di uno dei posti più belli al mondo che, insieme al Parco Archeologico, veramente può e deve fare da traino a tutta l’economia del nostro territorio.