“Ha trionfato la legalità nell’interesse del bene comune”. Esprime soddisfazione il consigliere comunale di Agrigento del gruppo “Uniti per la Città”, Pasquale Spataro, per il proficuo e tempestivo lavoro degli operai di Palazzo dei Giganti che, dopo la sua denuncia nelle vesti di presidente della commissione sport, sono intervenuti per chiudere l’ingresso, attraverso anche varchi di fortuna, al campetto di calcio di Fontanelle, che risulta ufficialmente non autorizzato alla fruizione pubblica.
“Ho riscontrato e apprezzato l’operosità degli addetti del settore – afferma Spataro – un’azione rapida ed efficace che ha consentito, nel giro di pochissimi giorni, di rimuovere i pericoli e i rischi in termini di sicurezza all’interno dell’impianto, frequentato assiduamente, in modo abusivo, da gruppi, scuole calcio, associazioni e società sportive. La struttura, senza vigilanza e senza controlli, era diventata, nell’indifferenza delle istituzioni locali, un terreno di conquista in barba alle regole e soprattutto, fatto gravissimo, non è ancora formalmente nella disponibilità del Comune.
A questo punto il campetto, appetibile in particolare per il suo tappeto verde sintetico, va convogliato a pieno regime sul binario della legalità. L’ufficio tecnico provveda urgentemente a consegnarlo al settore Patrimonio, il quale, a sua volta, senza perdere tempo, se non quello dovuto per legge, avvii l’iter per renderlo quanto prima fruibile, per restituirlo apertamente e legittimante alla città, attraverso, così come deciso dall’amministrazione attiva, l’affidamento ad un soggetto privato che sia in possesso dei requisiti richiesti e in grado di onorare gli obblighi assunti. Un obiettivo semplice da centrare, a mio avviso, visto il buono stato della struttura, cosa diversa invece l’operazione che riguarda la piscina di Villaseta e il palasport Nicosia. Entrambi gli impianti necessitano, per renderli sicuri e agibili, di consistenti interventi di natura strutturale, tali da scoraggiare, dal mio realistico punto di vista, qualsiasi privato intenzionato a tuffarsi in una esperienza gestionale.
Il rischio serio che si corre è di non trovare alcuna valida offerta e quindi si prospetterebbe la concreta possibilità che tanto per la piscina quanto per il palazzetto le porte restino chiuse a lungo, negando di fatto il diritto allo sport e all’attività fisica e alla riabilitazione a tanti agrigentini. E allora si faccia un ragionamento serio – conclude Spataro – l’amministrazione attiva cominci ad inserire in bilancio i fondi necessari per realizzare le opere richieste e poi sì, una volta messi in sesto i due impianti, che la strada per l’esternalizzazione sarà tutta in discesa”.