Da giorni giungono all’osservazione degli uffici Codacons parecchi atti di costituzione in mora, emessi dal Comune di Agrigento e coi quali si intima agli utenti il pagamento di importi considerevoli (spesso intorno ai 500 Euro) a titolo di non meglio precisati “maggiori consumi idrici per l’anno 2005”.
Il numero delle pretese sottoposte alla nostra attenzione, la simultaneità delle stesse e la loro identicità nelle forme e nei contenuti, lasciano sospettare che si tratti di un’iniziativa “a pioggia”, volta ad investire un numero elevato e consistente di cittadini.
Tali pretese si appalesano illegittime sotto diversi profili; già nel passato, e per periodi diversi, il Codacons Agrigento ha ottenuto svariate pronunce favorevoli da parte del Giudice di Pace.
Epperò, la formale costituzione in mora che viene oggi notificata dal Comune di Agrigento non può e non deve essere ignorata e cestinata, giacchè essa costituisce titolo per un’esecuzione coattiva, che esporrebbe gli utenti a maggiori esborsi ed a notevoli fastidi.
Per questa ragione e considerato che il Comune di Agrigento pare non voglia rinunziare a tali pretese, nonostante i numerosi rilievi sollevati, il Presidente ed il Vice Presidente Provinciali Codacons, avv.ti Pier Luigi Cappello ed Alessandro Patti, informano la cittadinanza che è stato attivato uno specifico sportello presso la sede provinciale sita in Via Imera n. 50, composto altresì dagli Avv.ti Giuseppe Accolla e Gianluca Camilleri, attivo tutti i pomeriggi dal Lunedì al Venerdì.