“Si rischia il dissesto finanziario, si accendono mutui e prestiti per fronteggiare l’emergenza, casse a secco di liquidità e poi assistiamo, incredibilmente, ad una tanto imbarazzante quanto ingiustificata generosità con la quale il Comune di Agrigento cede, ad altri Enti, metà degli introiti provenienti da beni che appartengono al proprio patrimonio”.
A denunciare questo paradosso è il consigliere del gruppo “Uniti per la Città” Pasquale Spataro, dopo avere preso visione della delibera di giunta, approvata a fine dicembre, con cui viene prorogata per 5 anni la convenzione che affida all’Ente Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi la responsabilità della gestione dei parcheggi nella zona denominata “Porta V – S. Anna”.
“L’area, lo ricordo – evidenzia Spataro – è di proprietà comunale. Non comprendo allora questo passaggio, il cui risultato è quello di far cadere dalle casse di Palazzo dei Giganti circa 150 mila euro in un anno. Ho già predisposto un atto di indirizzo per chiedere all’amministrazione attiva di tornare sui propri passi, di revocare la proroga, a mio avviso inconcepibile, e di intraprendere piuttosto una strada autonoma. Le ipotesi sono due – spiega Spataro – gestire direttamente, tramite il personale comunale, i parcheggi, oppure sia lo stesso Comune a bandire l’appalto. Non si possono, per esseri chiari, regalare 150 mila euro solo e soltanto per delegare l’Ente Parco ad esperire i bandi. Francamente mi risulta incomprensibile la linea adottata, per la circostanza, dalla giunta, soprattutto se si tiene conto delle immense difficoltà di natura economica che sta attraversando il Comune di Agrigento, alla luce anche dei drastici tagli nei trasferimenti da parte di Stato e Regione. Il sindaco Firetto e gli assessori rivedano il provvedimento – afferma il consigliere comunale del gruppo “Uniti per la Città” – lo impone il periodo storico, lo impone il senso di responsabilità, sia sotto l’aspetto politico che morale. L’operazione, da me indicata, in cinque anni porterebbe a beneficio del bilancio comunale 1 milione e 500 mila euro. Non parliamo certamente di briciole. L’intero ricavato – conclude Spataro – potrebbe essere così utilizzato per la manutenzione delle strade e per la solidarietà sociale o per migliorare i servizi turistici. E perché no, anche per l’organizzazione della sagra del mandorlo, senza dover elemosinare i soldi di qua e di là”.
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