La deputata Nazionale del PD, Maria Iacono ha presentato un’interrogazione al Ministro dello sviluppo Economico, Federica Guidi, al fine di chiedere chiarimenti in merito al recente provvedimento licenziato dal Direttore del MISE, che prevede il ritiro delle frequenze a suo tempo concesse a circa 20 Emittenti TV locali operanti in Sicilia, adducendo non meglio specificate interferenze fra tali frequenze e quelle che consentono il funzionamento delle reti TV della Repubblica di Malta, cosa che determinerebbe pertanto il mal funzionamento di queste ultime.
La parlamentare del PD, nel ribadire sincera ed affettuosa vicinanza alle emittenti locali, evidentemente penalizzate da tale provvedimento, ha evidenziato diversi aspetti che, a suo dire, porrebbero in essere diverse criticità, con la conseguenza di cagionare un ridimensionamento delle reti televisive e radio locali del nostro territorio.
“Tali vicende” – scrive nell’interrogazione Maria Iacono -, “oltre a danneggiare il sistema dell’informazione libera di territorio, rischiano seriamente di determinare gravi conseguenze anche rispetto al mantenimento dei livelli occupazionali di migliaia di operatori del settore, che con passione e dedizione, seppur fra mille difficoltà, offrono un servizio di eccellente qualità.”
L’interrogazione si conclude chiedendo al Governo di chiarire le ragioni tecniche che sottendono e giustificano un tale provvedimento; al Ministro Guidi viene altresì chiesto quali danni, pregiudizi e limitazioni esso comporterà realmente alle Emittenti interessate dal ritiro di tali frequenze, nonchè quali misure, finanziarie e non, il Governo ha in animo di adottare al fine di consentire a queste storiche emittenti TV e radio siciliane il loro cammino, tutelando i livelli occupazionali di quanti vi operano con enorme abnegazione e salvaguardando il sacrosanto diritto dei cittadini ad aver garantita un’informazione libera.
Non è la prima volta che la Parlamentare del PD si occupa del tema in oggetto: in più occasioni infatti l’On. Iacono si è rivolta al Governo ed alle autorità competenti, su tutti l’AGICOM, chiedendo maggiore riguardo per la rete delle piccole emittenti tv, schiacciate di fatto dai grandi colossi mediatici, nonché sollecitando maggiori risorse finanziarie, atte a consentire che tali enti potessero svolgere le loro funzioni in modo più sereno e dignitoso.
In ultimo un emendamento alla legge di stabilità per l’anno 2015, recante “ misure a sostegno delle tv locali”, approvato dalla Camera dei Deputati, che ha impegnato il Governo alla erogazione, per il triennio 2015/2017 di complessivi 80 ml di euro alla rete delle emittenti tv locali, a parziale risarcimento dei tagli adottati nel 2014.