“Violate le tradizioni e mortificate le attività commerciali, attraversate già dalla pesante crisi”.

Il consigliere comunale del gruppo “Uniti per la Città”, Pasquale Spataro, si fa interprete dei disagi e del profondo malessere che serpeggia nel tessuto sociale e produttivo delle vie Callicradite e Manzoni, alla luce anche della novità, introdotta dal sindaco di Agrigento, di tagliare fuori le due arterie cittadine dalle principali sfilate ed esibizioni dei gruppi folkloristici in occasione della sagra del mandorlo in fiore.

“Una scelta assurda ed incomprensibile – aggiunge Spataro – quella assunta dall’amministrazione attiva. Si tratta di stravolgere una consuetudine consolidata nel tempo. Niente, per intenderci, fiaccolata del mercoledì, niente corteo della domenica. Le vie Callicadite e Manzoni clamorosamente escono di scena dalla kermesse. Qualunque sia il motivo – osserva Spataro – non giustificherebbe comunque una decisione che non sta né in cielo e né in terra; assunta dalla sera al mattino, e in assoluta solitudine, senza avvertire la necessità di una semplice consultazione con il consiglio comunale. Tra l’altro parliamo di una zona della città – aggiunge il consigliere Spataro – che versa in uno stato di abbandono. Ho raccolto parecchie lamentele, gente che mi ha raccontato di servizi comunali che latitano, come quello che riguarda lo spazzamento della strada a fronte di tributi locali salati e regolarmente pagati. Insomma il rapporto tra eletto ed elettore sembra essere andato, pericolosamente, in corto circuito. Chi ha responsabilità di governare il territorio ha il dovere di confrontarsi con il cittadino, con il commerciante e con l’artigiano. E ha il dovere di servirlo. Qui invece viene fuori uno spaccato che va in ben’altra direzione. E allora faccio appello al sindaco e agli assessori – conclude Spataro – di attenzionare questa porzione della città, alla stessa stregua dalle altre zone del centro, e di restituire alle vie Callicratide e Manzoni i tradizionali colori, i canti e balli del folklore che, per i negozianti rimasti con le saracinesche alzate, sono anche occasioni propizie per potere incassare qualche euro”.