Un medico pediatra affiancherà stabilmente nei prossimi tre mesi gli specialisti dell’Asp di Palermo nel Poliambulatorio di Lampedusa. La “solidarietà” tra diverse espressioni del Servizio Sanitario Nazionale trova pratica attuazione nel soddisfare i bisogni di salute di bambini residenti nell’Isola e piccoli migranti.
Promotore dell’iniziativa è la Fondazione Pediatria e Famiglia, già impegnata dal 19 al 30 marzo scorso in attività di supporto alla Guardia Costiera Italiana nell’Isola greca di Samos. Il progetto umanitario “Pediatri in movimento”, realizzato in collaborazione con la Federazione nazionale dei pediatri ed il personale delle strutture ospedaliere pubbliche “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro e “Fatebenefratelli” di Milano, prevede la presenza fissa a Lampedusa di almeno uno specialista la cui attività verrà coordinata dal Responsabile del locale Poliambulatorio di Contrada Grecale, Pietro Bartolo. L’operazione umanitaria viene interamente finanziata dalla Fondazione e nessun costo graverà sull’Asp di Palermo, alla quale verranno anche donate attrezzature sanitarie di base.
“Il rapporto di collaborazione con una serie di specialisti di esperienza e valore inizia immediatamente – ha spiegato il Direttore generale dell’Asp di Palermo, Antonino Candela – il personale in servizio al Poliambulatorio potrà contare già da domani sul supporto di almeno un pediatra che lavorerà nei locali del servizio materno-infantile della struttura. Siamo grati alla Fondazione Pediatria e Famiglia per il concreto sostegno che ha deciso di fornire ai nostri medici realizzando un progetto di reale solidarietà a favore sia della comunità locale, sia dei piccoli immigrati. La collaborazione, statuita da un protocollo d’intesa che ha immediata decorrenza, ha la durata di tre mesi, ma con ogni probabilità verrà prolungato per tutto il periodo estivo”.
La Fondazione sarà in grado di garantire periodicamente equipe pediatriche miste, cioè composte – oltre che dallo specialista – anche da un infermiere. La turnazione sarà settimanale con presenza quotidiana dei medici pediatri nel Poliambulatorio. “L’emergenza immigrati non è un aspetto che riguarda una sola Regione, ma coinvolge l’intero sistema sanitario – ha spiegato il presidente della Fondazione, Giuseppe Gullotta – siamo convinti che solo attraverso l’impegno di tanti, si possano dare risposte realmente solidali ed efficienti. Attraverso donazioni private ed attraverso la disponibilità di Istituzioni come la Regione Calabria, possiamo mettere a disposizione della comunità di Lampedusa personale altamente specializzato in grado di dare risposte di salute ai bisogni dei bambini dell’Isola ma anche dei migranti”.
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