“Il grande genio nasce nelle periferie. Non nei grossi centri. Da Racalmuto, voi potete conquistare il mondo. Molto di più che da Milano, Parigi e New York. Dovete però leggere, ad alta voce. Leggere è un modo per ritrovarsi e dare la propria identità al futuro”. Moni Ovadia, attore teatrale, drammaturgo, scrittore e compositore, questa mattina, alla fondazione “Leonardo Sciascia” di Racalmuto ha incontrato e spronato gli studenti delle terze classi della scuola media “Pietro D’Asaro” dell’istituto comprensivo “Generale Macaluso”, la scuola di Sciascia.
La voce di Moni Ovadia e le parole dello scrittore racalmutese hanno trascinato indietro nel tempo, al 1622, ben 120 studenti, i docenti ed il dirigente scolastico. Tutti hanno, di fatto, rivissuto “La storia di Regalpetra”.
“Regalpetra, si capisce, non esiste. Esistono in Sicilia, tanti paesi che a Regalpetra somigliano, ma Regalpetra non esiste” – scriveva Leonardo Sciascia – . Alla Fondazione a lui intitolata, dunque, s’è rivissuta la storia di tanti paesi siciliani che hanno in comune un denominatore: la sopraffazione del popolo, i soprusi dei proprietari terrieri.
L’evento di oggi ha aperto ufficialmente la “Festa della Cultura” – realizzata grazie al contributo finanziario dell‘Italkali – tre giorni di iniziative per celebrare il sessantesimo anniversario de “Le parrocchie di Regalpetra”.
“La Sicilia che dobbiamo esportare è quella di Sciascia: la Sicilia che vede, che sente, che parla” – ha lanciato un chiaro appello agli studenti presenti nella sala conferenze Mario Incudine che si occuperà della regia e della direzione artistica di “Racalmuto legge Le parrocchie di Regalpetra” che si terrà domenica, a partire dalle 10 .
“Questo è un appuntamento fondamentale per la Sicilia perché “Le parrocchie di Regalpetra”, oltre alla trasfigurazione di Racalmuto e che ha creato il mito letterario sul paese, hanno fatto emergere – dichiara il sindaco di Racalmuto, Emilio Messana – il concetto dell’uomo del Sud. Un concetto premonitore: sofferenza, diseguaglianza che caratterizzano la società italiana. Metafora di un mondo dove non c’è la giustizia, dove non c’è la ragione e dove l’uomo viene sopraffatto. Ed è una visione che paradossalmente, con il passare degli anni, si è consolidata ed estesa: la difficoltà del rapporto uomo-giustizia riguarda tutta la penisola. Noi vogliamo celebrare la ricorrenza non come fatto occasionale, ma deve essere un punto di partenza per guardare com’è oggi la Sicilia e soprattutto per perseguire la strada che ci indica Leonardo Sciascia. Il suo è un pessimismo della ragione: individua la sofferenza ed interpreta la società, ma alla luce dei grandi valori universali e queste sempre rimangono le coordinate che ciascuno di noi dovrebbe darsi e seguire. Questi tre giorni sono anche la rinascita della Fondazione Sciascia, tornano, dopo anni, – conclude Messana – i grandi convegni su Sciascia e sulla sua opera, sull’editore nazionale che ha pubblicato “Le parrocchie di Regalpetra”, che gli ha dato il titolo. La Fondazione torna, dunque a riprendersi la scena che gli è propria, quella di istituzione culturale in grado di parlare alla Sicilia e all’Italia”.
“Domenica avremo il festival della lettura – ha annunciato l’assessore alla Cultura, Salvatore Picone. In Italia ci sono troppi festival di jazz, di letteratura, di cucina. Non di lettura, però. Seguendo l’insegnamento di Gesualdo Bufalino che diceva che: “La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari”, arriviamo a Racalmuto al primo festival di lettura che potrà diventare un appuntamento annuale. Sarebbe entusiasmante, ogni anno, a Racalmuto, rileggere un libro di Sciascia e poi, magari, associarvi anche una fiera di libri. Ma è comunque dalla lettura che dobbiamo ripartire – ha concluso Picone – sia per le nuove generazioni, per fargli conoscere i libri dello scrittore concittadino, ma anche per i non più giovani, per far rispolverare i contenuti strategici, le idee e i principi che hanno animato Sciascia”.
Sindaco ed assessore alla Cultura, a margine dell’incontro, hanno consegnato una targa di riconoscimento – realizzata con la copertina de “Le parrocchie di Regalpetra” del pittore ed incisore Nino Caffè – all’attore Moni Ovadia, al dirigente scolastico dell’istituto “Generale Macaluso”, Rosa Pia Raimondi, e al comandante della stazione dei carabinieri, Alessandro Costa.
Domani, alle 18, alla Fondazione Sciascia, si terrà il convegno dal titolo “Caro Vito, caro Leonardo…”. All’incontro, dopo i saluti del presidente della Fondazione, nonché sindaco di Racalmuto, Emilio Messana, interverranno: Felice Cavallaro, Giuseppe Laterza, Salvatore Silvano Nigro. Coordinerà lo scrittore e giornalista Gaetano Savatteri. E’ prevista la partecipazione del sottosegretario di Stato del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: Davide Faraone. In sala sarà presente anche Anna Maria Sciascia, una delle figlie dello scrittore