Un americano…di Sicilia. E’ da poco qui ad Agrigento, contribuendo alle sorti della Fortitudo Moncada nei play off di serie A2, tra gioie (il passaggio ai quarti) e dolori (l’eliminazione ad opera di Bologna, seppur condita da prestazioni di alto livello). Eppure Chris Mortellaro, pivottone 33enne di 2,07 metri con doppio passaporto, ha avuto il tempo, e soprattutto la voglia, di risalire alle origini della sua famiglia. Prima ha voluto conoscere Agrigento, visitando i templi e alcuni luoghi simbolo della città (ultima in ordine di tempo la sede dell’ex Provincia Regionale), e successivamente è salito…di quota, visitando Alessandria della Rocca e Santo Stefano di Quisquina, i paesi di origine della sua famiglia. Lui, infatti, è di Tampa, Florida, ma, come si evince facilmente dal suo cognome, è uno dei tanti americani nati da quell’imponente flusso migratorio che dall’Italia andò ad arricchire gli Stati Uniti.
Ad Alessandria della Rocca ha incontrato il sindaco Alfonso Frisco, e successivamente a Santo Stefano di Quisquina il primo cittadino Francesco Cacciatore, sfoggiando, oltre al fisico imponente, grande simpatia e un ottimo italiano. In entrambi i casi è stato accompagnato dal prof. Pietro Mortellaro, ex dirigente della Provincia Regionale, imparentato col ramo americano dei Mortellaro originario, appunto, dei due paesi montani.
Felice di aver visitato i luoghi d’origine della sua famiglia, e decisamente sorpreso dal paesaggio assai diverso sia dalla Florida che dalla costa agrigentina, Chris, in attesa di notizie su una sua eventuale riconferma, tra qualche giorno farà le valigie per Tampa, sperando di poter tornare ad Agrigento nuovamente da protagonista.