Non c’è angolo della città in cui non si parli di Akragas e di cosa accadrà nei prossimi giorni. C’è in gioco il futuro del club, l’iscrizione al campionato di Lega Pro, l’illuminazione dello stadio e tante altre cose.
I tifosi attendono notizie “ufficiali”, mentre di ufficiose se ne sono sentite parecchie, tutte sistematicamente smentite dalla società. La tensione è alta e anche la tifoseria appare spaccata e soprattutto disorientata.
Dopo l’incontro voluto da Giavarini, che si è risolto dopo un paio di minuti con attacco alla stampa e con un rinvio “per riflettere”, i tifosi si sono divisi tra chi sostiene a spada tratta il presidente e la “maggioranza”, e chi invece vorrebbe una cessione delle sue quote.
Questo pomeriggio, qualcuno, ha voluto far conoscere la propria opinione affiggendo uno striscione fuori dallo stadio Esseneto che recitava “Tirri vattene”. Sullo striscione appare anche la sigla di un sedicente gruppo “UNG/SC”.
Un episodio che sicuramente non aiuterà a rasserenare gli animi, anche perché, Giavarini, non ha ancora fatto sapere a quale decisione lo avrebbe portato la sua riflessione nonostante siano trascorsi i due giorni di tempo richiesti.
Sull’episodio, si registra l’intervento personale di Silvio Alessi, che affida alla sua pagina Facebook uno sfogo: “Sono amareggiato e mortificato – scrive Alessi -. Mi rivolgo a chi con questi gesti continua a destabilizzare un ambiente già di suo non tranquillo. Con questo striscione si attacca la dirigenza tutta perché ricordo a tutti che Peppino Tirri è il vice presidente dell’Akragas. Sono amareggiato perché puntualmente prima dell’uscita di ogni comunicazione importante per il futuro di questa società qualcuno continua a remare contro, attaccando senza rispetto chi ha fatto e vorrebbe continuare a fare il bene dell’Akragas. Ricordo infine a tutti che, per quanto mi riguarda Peppino Tirri e’ e rimarrà un punto fermo e fisso per il futuro di questa squadra” conclude Alessi.
Chi ha affisso lo striscione, ha già avuto una prima risposta.