Niente Campionati Internazionali di Lanci in Austria per l’atleta agrigentina Giusi Parolino. “Nonostante la vittoria del Gran Prix mi avesse dato il diritto a partecipare a questa prestigiosa gara, ho dovuto rinunciare per il solito motivo: purtroppo non ho un posto dove allenarmi”.

La Parolino è amareggiata, quasi rassegnata all’idea di non poter competere in altre manifestazioni e soprattutto definitivamente rassegnata all’idea che ad Agrigento non si potrà vedere in futuro una generazione di atleti di qualsiasi specialità.

“Mi dispiace constatare che qui non c’è la cultura dell’atletica leggera – dice Giusi Parolino – anche volendosi impegnare per trasmettere valori e conoscenze alle giovani generazioni, mancano le strutture. Impossibile pensare di concedere in gestione il Parco del Mediterraneo, la struttura è totalmente distrutta e gli interventi richiedono troppi fondi da investire.

In questa fase mi sono allenata allo stadio Esseneto – prosegue Giusi Parolino – e devo ringraziare la Società Sportiva Akragas per avermi dato questa possibilità. Adesso i giocatori hanno l’esigenza di allenarsi mattina e pomeriggio ed io potrei allenarmi in orari che coincidono con quelli del mio lavoro, di più non posso pretendere”.

L’atleta si allena in spiaggia: “Adesso hanno montato due campi da beach volley, io vado sul tardi ma i ragazzi giocano fino a quando fa buio. Ci siamo anche trovati a doverci difendere da ragazzini che ci hanno lanciato contro dei sassi. Abbiamo cambiato posto, ma ci sono troppe pietre ed ho danneggiato uno dei miei giavellotti. Sto seriamente pensando di smettere o di andare via, tornare a Catania, ma non vorrei arrendermi all’idea di non poter dare una spinta a far rinascere la passione e la cultura per l’atletica leggera nella mia città” conclude Giusi Parolino.