Dopo avere collaborato alla realizzazione di magnifici testi, dei quali si cita l’ultimo dal titolo “Dentro la sfida educativa – Il compito dei genitori”, la Dott.ssa Rossana Carmagnani, nota psicologa e pedagogista, altresì docente di storia e filosofia, torna ad affascinare i propri lettori con il libro “L’ombelico e la cometa”, edizioni Mohicani. Alla presenza dell’autrice il testo sarà presentato dalla Psicologa Paola Caruso, con introduzione della giornalista Margherita Biondo, sabato 17 settembre, alle ore 18.00, a Villa San Marco nel suggestivo scenario della Valle dei Templi di Agrigento.
L’ombelico e la cometa è un curioso invito a non gettare nella discarica sintesi e bilancio di esperienza umana e professionale, a non sprecare, ma piuttosto a condividere con altri consapevolezze, certezze, intuizioni sul senso delle cose, competenze, che sempre fanno parte del ricco tesoro di un’esistenza. La miscellanea di stili di scrittura e di modalità argomentativa, che caratterizza il libro, non vuole disorientare il lettore, bensì renderlo compagno di momenti di vita diversi, da quelli trascorsi sulla poltrona dello psicologo, a quelli dietro un microfono, a quelli delle gioie intense e del dolore fecondo, nel crogiuolo della riflessione personale e della solitudine rigenerativa. Non a caso la Carmagnani propone storie di uomini e donne che danno corpo e anima ai diversi volti della sofferenza, della terza età, del fango e della creta, tutte metafore dell’essere umano.
Nel trascorrere del tempo, l’autrice ha maturato la certezza di poter vivere in due modi: con il capo ripiegato sulla micro-circonferenza del proprio ombelico e con lo sguardo volto alla cometa, che passa rara e fugace. L’ombelico è lo spazio rassicurante, controllato dalla ripetitività del quotidiano e dalla sua limitatezza, costantemente presente e tangibile. La cometa è un passaggio straordinario, un evento inafferrabile e irrepetibile. Esige attesa, condizioni favorevoli di osservazione, vigilanza senza distrazione. Se non si è pronti a coglierne il transito, è irrimediabilmente perduta nella sua unicità. Il distacco dall’ombelico e la proiezione verso la cometa fanno la differenza tra lo stupore e la stupidità, due atteggiamenti mentali ed affettivi che non hanno nulla a che vedere con il quoziente intellettuale. Sono piuttosto quel movimento dello spirito che arriva a scandagliare la realtà oppure la sfiora, scivolando indifferente sulla superficie delle cose senza vederle. Lo stupore sgorga dalla vista della cometa, la stupidità trasuda dall’ombelico.
Su questi due atteggiamenti, la persona gioca la qualità della sua vita: conquistare la sapienza del cuore o smarrirsi nel labirinto dell’inutilità, vivere oppure consumare i rapporti, scommettere su se stessi, su un progetto o restare ingabbiati nel perimetro di una pigra quotidianità. La noia, la nausea del vivere, la ricerca di distrazioni che non soddisfano, spesso sono il sintomo di una patologia dell’intelligenza, che nega a se stessa di leggere ciò che sta dentro. Stupore e stupidità, coabitano sempre e in tutto. A chi dare lo sfratto? Questo è l’interrogativo-ponte lanciato tra l’ ombelico e la cometa, senza mai rinunciare a rompere le paralizzanti sicurezze e a rimettere in gioco le sfide che contano.
Le pagine del libro sono popolate di persone che con i fatti della loro vita narrano della decisione di non restare «caduti», del coraggio di guarire, dei passi compiuti nel “male oscuro” della depressione, dei chiaro scuri dell’affettività, del potere della parola e della forza del silenzio. Protagonisti del testo sono uomini e donne, che nel loro anonimato, danno corpo allo spirito e ai suoi tortuosi sentieri, alla misericordia che risana, alla preghiera che equilibra, al coraggio e all’amore di avere un figlio contro il parere di tutti, all’attesa della chemio come un tempo speciale da vivere.
Sono storie di persone che hanno voluto vivere la fatica di sciogliere i ndi di legami che imprigionano, che hanno scelto di fare del giorno del loro matrimonio un giorno di solidarietà con gli altri, che hanno saputo aprirsi ad altre culture consapevoli della loro diversità e della loro ricchezza, che non vanno temute, ma valorizzate e integrate al di là delle frane che l’umanità genera in se stessa.
Un testo consigliato da cui imparare e trarre spunto per un’esplorazione dell’altro ma anche di sé; una serata assolutamente adatta sia agli appassionati di psicologia che a tutti coloro che vorranno piacevolmente godere delle storie e delle pagine esaminate e raccontate dalla Dott.ssa Carmagnani.
Si sottolinea che Rossana Carmagnani, nata a Milano nel 1945, già responsabile dell’Ufficio Psicopedagogico del Centro Educativo Ignaziano di Palermo (di cui ha promosso la realizzazione), è riconosciuta come uno dei maggiori esperti di pedagogia e didattica ignaziane. Ha svolto per venticinque anni la sua attività di docente, nel corso della quale si è dedicata a studi di metafisica, gnoseologia, antropologia, etica e filosofia politica, pubblicando saggi sul pensiero di Nietzche, Maritain e Sturzo. Impegnatasi contestualmente in sperimentazioni di psicodidattica e didattica avanzata, si è progressivamente dedicata alla Formazione Permanente di quanti sono impegnati a vario titolo nell’educazione, dapprima nel campo della scuola e successivamente in contesti professionali diversificati non solo in Italia ma anche in Brasile, in Polonia e in Albania.
Attualmente la sua attività è interamente dedicata alla formazione permanente e alla professione di psicologo. Collabora con il progetto psicofitness, modello terapeutico e riabilitativo elaborato nel 2005 che guarda la persona nella sua integralità, favorendone la guarigione attraverso la promozione delle sue attitudini, il cambiamento comportamentale, l’attività sportiva, il contatto con la natura e l’arte, la cura della dimensione spirituale con l’esercizio del perdono, della misericordia, della solidarietà e della condivisione. Tra le sue pubblicazioni, inerenti l’ambito psicologico e formativo, annovera in collaborazione con M. Danieli ” Itinerari di coppia per il terzo millennio” (2010), con la collaborazione di altri esperti “Dentro la sfida educativa” (2013), “Leaders nel servizio” (2000), e, con autori vari, “Divento Donna” (1998) e “Un paradigma pedagogico didattico per la scuola che cambia, sfida educativa per il terzo millennio” (2006). Con Stefano Titta “Discernimento, identità e relazioni umane” (2012). Collabora da dieci anni con la rivista Nuova e Nostra, edita a Milano, curando la pagina dello psicologo con articoli su temi d’attualità.